Salviamo il salvabile. All'indomani della sconfitta con annessa eliminazione dalla Coppa Italia e della decisione di mandare tutti in ritiro fino "a quando non si cambierà registro", il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Il patron azzurro ha tenuto a sottolineare, nel corso del suo intervento, le motivazioni per le quali è arrivato a questa decisione, scagliandosi velatamente contro staff e giocatori, chiedendo concentrazione e applicazione alla causa, con l'intento che questo provvedimento possa servire da collante tra i giocatori e non solo.

"I tifosi non ricordano il passato, ma vogliono giustamente vincere nel presente. Spesso la piazza partenopea perde di vista la realtà, e si lascia sopraffare dal sogno scudetto, senza consideraregli imprevisti del caso. Io sono costretto a fare un discorso diverso, e non considero le parole a vanvera di chi accusa la società di non aver speso sul mercato. Lo scorso anno sono stati investiti ben 98 milioni di euro, e sono numeri che non possono essere ripetuti ogni stagione, soprattutto in vista delle spese per il riammodernamento dello stadio previsto per la prossima stagione".

L'attenzione del presidente si sposta, come detto, dopo un incipit di carattere generico, sulla situazione che si vive in città, sui motivi di questo ritiro e ad una sottile critica ai calciatori: "Non è assolutamente una punizione per la squadra. I giocatori hanno bisogno di ritrovare la giusta concentrazione, lontano dalle tante distrazioni che offre la città di Napoli. Il gruppo deve compattarsi, perchè si perde da troppo tempo e c'è bisogno di un affiatamento maggiore per affrontare il delicato finale di stagione. Il cambiamento deve partire dai calciatori, che devono sapere di poter contare sempre sui compagni". 

Si parla, inevitabilmente, anche dei due mesi che restano da qui al termine della stagione. Obiettivo principale l'Europa League, con la sfida ai tedeschi del Wolfsburg alle porte, anche se il presidente non ha smesso di credere al terzo posto in campionato: "In Europa sarà una partita molto impegnativa ma ci credo. E' la seconda squadra del campionato tedesco e i proprietari della Wolfswagen sono amici di vecchia data. E' un bene giocare l'andata in trasferta, in modo da poter amministrare il risultato nella gara di ritorno, tra le mura amiche. In passato abbiamo dato vita ad una bellissima sfida tedesca contro i gialloneri di Klopp. Fiorentina? Sarà una partita al cardiopalma, tra due squadre forti e due allenatori più che competenti. Mi aspetto una giornata all'insegna della sportività".

Ingfine, De Laurentiis torna sulla questione portieri: "Lo scorso anno abbiamo offerto un cospicuo compenso a Reina, che però ha preferito il Bayern per una questione economica e familiare. La moglie infatti non voleva più vivere a Napoli (smentito negli ultimi istanti dallo stesso portiere n.d.r.). Rafael? E' un portiere giovane, figlio di un investimento importante in Brasile ed era giusto testarne le qualità, soprattutto in vista di un ritorno di Sepe che sta giocando un ottimo campionato con l'Empoli".