Dopo l'impressionante quanto inaspettata vittoria, trionfante, del Napoli in Germania, la squadra di Benitez si appresta ad affrontare al San Paolo la gara di ritorno. Così com'era accaduto già contro il Trabzonspor, fatta eccezione per il gol subito da Bendtner, i partenopei affronteranno tra le mura amiche i secondi novanta minuti, difendendo il cospicuo vantaggio conseguito nella gara d'andata.

Una mattanza, una lezione di calcio: perché nessuno si sarebbe aspettata questo tipo di superiorità da parte della squadra di Benitez. Tutti ci saremmo aspettati una gara si aperta, ad ambo le parti, ma quantomeno equilibrata: i padroni di casa si sono sciolti come neve al sole, come Icaro quando s'avvicinò troppo al sole. Scottati, da una squadra dimostratasi, sul terreno di gioco della Wolksvagen Arena, un'armata quasi invincibile.

Il Napoli uscito da Wolfsburg è sembrata una squadra ricca di certezze e fiducia, rinnovata nello spirito e nella mente, forse dal ritiro, forse mosso da un moto d'orgoglio che ci si attendeva da tempo. Fatto sta che il Napoli si presenta alla gara odierna con quattro gol all'attivo fuori casa e con tre di vantaggio. Un bottino cospicuo da amministrare ma non sottovalutare affatto. "Abbiamo rispetto del Wolfsburg, dobbiamo ripetere la gara d'andata e segnare almeno un gol". Questo il dictat di Benitez, che vuol mettere al sicuro ed al riparo la qualificazione da eventuali e sprovveduti cali di concentrazione o dalle continue voci che tartassano lui e la squadra intera sul suo futuro lontano da Napoli.

La gara, come ha detto lo spagnolo, non è da sottovalutare. L'esempio del Bayern, cn le dovute proporzioni e fattore casa ed ambiente è da tener d'occhio e bene a mente: niente nel calcio è scontato, soprattutto quando in gioco c'è un obiettivo così importante. Già, la semifinale di Europa League rappresenterebbe un traguardo storico per il Napoli, non solo per gli anni che separano il sodalizio campano dall'ultima semifinale Europea (1989), ma anche perché segnerebbe un nuovo limite di quel confine che da dieci anni a questa parte non smette mai di crescere.

Dall'altra parte ci sarà sicuramente un Wolfsburg ferito soprattutto nell'orgoglio. Quattro gol a domicilio non se li aspettavano, tantomento con tanta veemenza e faciltà. Nonostante le numerose e prestigiose assenze, la squadra di Hecking è sbarcata a Napoli con l'intento di provare a fare il massimo possibile.

Le ultime dai campi

NAPOLI - Benitez non intende sottovalutare la gara. Lo spagnolo proverà a dosare le energie in vista della Sampdoria, non avendo neanche diffidati da risparmiare. In attacco potrebbero trovare spazio Gabbiadini e Mertens, con Hamsik in grande spolvero, dietro al solito Higuain: El Pipita potrebbe partire titolare per cercare di chiudere nel primo tempo il discorso qualificazione, per poi lasciare spazio a Duvan nel corso della gara. A centrocampo Lopez ed Inler ed in difesa certi di una maglia; Koulibaly, che potrebbe giocare al posto di Mesto, con Ghoulam dal lato opposto, agiranno sulle fasce, mentre al centro potrebbero esserci Albiol e Britos. Out Maggio, De Guzman e Zuniga.

WOLFSBURG - Hecking deve rinunciare a Schurrle, Vieirinha, e per la prima volta in stagione a De Bruyne. Dietro Dost, quindi, nel terzetto con Caligiuri e Perisic potrebbe esserci Arnold con Luiz Gustavo e Guilavogui a centrocampo, Naldo e Knoche al centro della difesa con Trasch, unico cambio nella retroguardia rispetto all'andata, a destra in luogo di Vieirinha e Rodriguez a sinistra.

Probabili formazioni

Napoli: Andujar; Koulibaly, Albiol, Britos, Ghoulam; López, Inler; Gabbiadini, Hamsík, Mertens; Higuain.

Wolfsburg: Benaglio; Träsch, Knoche, Naldo, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Caligiuri, Arnold, Perisic; Dost.

Le parole dei protagonisti

La sfida di ritorno contro i tedeschi, umiliati all'andata dalla lezione di calcio regalatagli dagli uomini di Benitez, è stata analizzata in conferenza stampa, ieri, dall'allenatore dei partenopei: "Sappiamo che il Wolfsburg è una squadra fortissima, dobbiamo fare quello fatto all'andata. Dobbiamo fare gol, così sarà più facile gestire la gara. Abbiamo tanto rispetto per loro, che hanno punti forti in tutti i reparti. Scelte? Sicuramente facciamo sempre delle valutazioni ponderate, per avere sempre giocatori freschi. Ci saranno sicuramente dei cambi, ma adesso non sappiamo quanti cambi ci saranno. Noi giochiamo sempre per vincere. Domani è una sfida nuova, vogliamo passare il turno ma fare anche bene domani a prescindere dal risultato dell'andata. La squadra è comunque unita, è normale avere momenti di alti e qualche basso. Sento allenatori che mi danno consigli, ma non hanno mai allenato squadre che giocano 60 partite alla stagione. Ci sono tante strade, se vogliamo fare il ritiro come si faceva nel 1970 facciamo così. Però, per me, la strada da seguire è un'altra. La squadra ha dimostrato il suo livello sul campo, ed è serena perchè ha potuto passare del tempo con la sua famiglia. Una squadra che vuole crescere a livello internazionale deve capire che il ritiro è un metodo che non serve, la squadra deve stare serena e passare del tempo con la propria famiglia". Si passa alla formazione, tornando a parlare dei temi tattici dell'andata e dei protagonisti della vittoria in Germania: "Hamsik? Analizzate quante doppiette ha fatto Marek, e con quale allenatore ha fatto più doppiette in azzurro. Ricordate quello fatto alle mie prime gare con Bologna e Chievo. Lui in campo ha libertà, l'infortunio dello scorso anno ha inciso. Ha dimostrato però in questo tempo la sua qualità e la voglia di fare bene. Higuain? Lui vuole vincere ogni partita, sa che la squadra ha bisogno della sua qualità. Ogni volta che gioca lavora molto bene per la squadra. Callejon? Il talento si sfrutta con la fiducia. L'importante è capire che questo è un gruppo fantastico, magari gli manca a volte quella cattiveria necessaria. Dare fiducia a Josè, o a Lorenzo Insigne, è sempre meglio che criticarli per le cose che non fanno o che potevano fare. Abbiamo visto cosa è successo con Josè, così come per Lorenzo. Turnover? Non sappiamo ancora quali saranno le scelte. Abbiamo avuto il forfait di Maggio, che sarebbe potuto essere titolare. Dobbiamo ancora fare delle valutazioni".

Dieter Hecking, tecnico del Wolfsburg, ha parlato della gara di domani ieri in conferenza stampa. L’allenatore tedesco ha chiarito che nel calcio tutto possibile, sfoderando un paragone con il Bayern Monaco: “Domani dobbiamo vincere quattro a zero per passare il turno, quindi non possiamo essere ottimisti. In una buona giornata possiamo ottenere tutto, domani vogliamo mostrare il nostro vero volto. In Bundesliga​ abbiamo dimostrato che possiamo segnare in trasferta. Nel calcio tutto è possibile, chi avrebbe detto che il Bayern conducesse 5-0 sul porto già all’intervallo? Infortuni? Siamo penalizzati dagli infortuni ma il calcio a volte ti dà la possibilità di fare miracoli. Se il Napoli sarà poco concentrato e noi ce la metteremo tutta magari... La squadra ultimamente ha fatto tanto nonostante abbia mostrato dei limiti col Napoli. Domani dobbiamo evitare ogni minimo errore, tutte le grandi squadre possono avere un momento di difficoltà. Non dobbiamo arrenderci e capire che ci sono ancora speranze per passare il turno. Perche in Germania scrivono che Napoli sia una città pericolosa? Non ne sapevo nulla, posso solo dire che dalla mia stanza d’albergo vedo un mare fantastico e posso solo innamorarmi da quel panorama. Prendo assolutamente le distanze dal comunicato".

Statistiche

Nessuna squadra ha mai superato un turno di competizioni UEFA dopo aver perso l'andata in casa con un margine superiore di due reti. Il gap di due gol è stato invece rimontato 13 volte. Il Napoli di Benitez è imbattuto in casa da undici sfide europee (nove vittorie e due pareggi), dal 3-0 contro il Viktoria Pilzen del febbraio 2013, la peggiore sconfitta interna di sempre per i Partenopei in Europa e non raggiungeva i quarti di finale di una competizione UEFA dalla stagione 1988/89. In quell'annata, i partenopei guidati da Maradona, Giordano e Careca, alzarono la Coppa UEFA battendo nel doppio confronto della finale i tedeschi dello Stoccarda. Il Wolfsburg torna a questa fase della competizione dopo l'eliminazione ai quarti di finale di UEFA Europa League 2009/10 per mano del Fulham.