Strani incroci del destino. Metti in una sera quasi primaverile di fronte due squadre che si giocano un posto in Europa: una, i padroni di casa, il Napoli, la rincorsa al secondo ed al terzo posto; l'altra, gli ospiti, la Sampdoria, la conferma di un quinto o sesto posto che vorrebbe dire, tornare in Europa, obiettivo a lungo sognato ed oggi a portata di mano degli uomini di Mihajlovic.

Domani sera al San Paolo, si affrontano Napoli e Sampdoria, legate indissolubilmente da storie, intrecci, di mercato e non solo, che da qualche mese a questa parte riempiono le pagine dei giornali e del mercato italiano. La storia parte da gennaio, quando il Napoli, con un vero colpo da maestro, soffia Manolo Gabbiadini ai doriani e, soprattutto, alla Juventus, detentrice dell'altra metà del cartellino del fenomenale attaccante doriano. Gabbiadini esplode a Napoli, confermando la sua vena di vero bomber ed inserendosi in un gruppo di caratura internazionale come se non fosse un bimbo alle prime armi: predestinato. Domani sera la prima da ex del bergamasco contro il suo passato, contro l'allenatore serbo che gli ha insegnato tutti i suoi segreti (soprattutto sui calci da fermo): non è un segreto il feeling, ottimo, che c'era tra i due. Più volte Mihajlovic in svariate interviste ha rimpianto la cessione di Gabbiadini, ma questa è un'altra storia.

Mihajlovic, dunque. L'allenatore serbo che sta facendo grande la Samp è legato, oltre alla sfida di domani ed alla rincorsa europea dei partenopei e della sua squadra blucerchiata, anche ad un eventuale futuro sulla panchina del Napoli. Già, Sinisa è l'erede designato di Rafa Benitez come allenatore degli azzurri: si mormora di un contratto già firmato, di accordi trovati e di comunicati a stretto termine. Strani intrecci del destino, dunque, tra Gabbiadini, Benitez, Mihajlovic ed una rincorsa al secondo ed al terzo posto che passa, inesorabilmente, da un successo domani sera contro la Sampdoria.

Il Napoli reduce dalla gloriosa e storica qualificazione alle semifinali di Europa League vuole continuare a correre, in Europa come in Italia, senza tralasciare alcuna partita, alcun obiettivo. Il campionato come l'Europa League, da qui al termine della stagione il Napoli è chiamato ad un tour de force di almeno nove gare, sette in campionato, due contro il Dnipro, che si spera diventino dieci con la finale di Varsavia. L'obiettivo è provare a vincerle tutte, per evitare futili rimpianti e inutili rimorsi di punti persi e lasciati durante il cammino.

Il Napoli viaggia verso un finale di stagione con un margine d'errore minimo: la differenza tra una stagione deludente, con un quarto posto ed un'eliminazione in semifinale, ed una esaltante, con il secondo o terzo posto ed un'eventuale vittoria della coppa, è davvero legata ad un filo sottilissimo. La squadra di Benitez lo sa, e nel frattempo si prepara al meglio per la sfida contro la Sampdoria, la prima di queste finali.

Al termine della seduta mattutina che si è svolta al centro sportivo di Castelvolturno, Rafa Benitez ha diramato la lista dei convocati per la sfida di domani sera. Non sarà del match Maggio, squalificato dopo l'espulsione rimediata a Cagliari, al pari di De Guzman e Zuniga che hanno fatto allenamento differenziato.

I convocati: Rafael, Andujar, Colombo, Mesto, Henrique, Ghoulam, Strinic, Albiol, Britos, Koulibaly, Jorginho, David Lopez, Inler, Gargano, Insigne, Callejon, Gabbiadini, Mertens, Hamsik, Higuain, Duvan.

Per quanto sia difficile pensare alle scelte di Benitez ed indovinare la formazione che lo spagnolo manderà in campo, le prime indicazioni danno ovviamente Andujar tra i pali. In maniera del tutto sorprendente potrebbe essere Koulibaly a prendere il posto di Maggio sulla destra, così come fece in Coppa Italia, benissimo, contro l'Inter (in alternativa Mesto favorito su Henrique). Albiol e Britos centralmente, con Strinic a sinistra che farà rifiatare Ghoulam. A centrocampo quasi sicuro l'utilizzo di Gargano, con uno tra Inler e Lopez che si gioca il posto accanto all'uruguagio. Mertens, anche se Insigne scalpita, Gabbiadini e Callejon, dovrebbero supportare Gonzalo Higuain nel classico poker d'assi dell'attacco napoletano.