La sfida del San Paolo tra Napoli e Milan chiuderà il programma domenicale della 34esima giornata. A Fuorigrotta, la gloriosa sfida tra azzurri e rossoneri, anche se non significherà Scudetto come nella seconda metà degli anni '80, vorrà dire, soprattutto per il Napoli, gloria, ma anche classifica, con la rincorsa alla Champions ancora viva, anche se minata dal passo falso di Empoli. Discorso differente per i rossoneri, chiamati a riscattare una stagione nerissima, oltre ad un periodo buio di gioco e risultati. Nonostante l'imminente quanto storica semifinale d'Europa League col Dnipro, 26 anni dopo l'ultimo appuntamento, giovedì sera sempre tra le mura amiche, la squadra di Benitez deve riscattare la figuraccia di giovedì in toscana per restare in corsa per il terzo posto attendendo un passo falso delle romane.

Il Napoli di Empoli è forse il peggiore visto nell'era Benitez, non tanto per applicazione, quanto per l'incapacità di reagire ad una netta supremazia dei ragazzi di Sarri. Inermi, perché cosi sono apparsi gli azzurri, davanti alle scorribande di Saponara e Valdifiori, gli azzurri sono ripiombati a -6 e -5 dalle romane, vincitrici in casa contro il Parma e a Sassuolo. La corsa non è pregiudicata affatto e magari, già da questa sera, si potrà tornare ad accorciare sulla Roma, impegnata in casa contro un Genoa in corsa per l'Europa League, mentre la Lazio fa visita all'Atalanta dell'ex Reja.

Napoli dunque che scenderà in campo conoscendo i risultati di chi la precede, ma anche con un piccolo pensiero a giovedì e con le voci sul futuro di Benitez che continuano a tartassare l'ambiente partenopeo. L'incontro avuto ieri sera tra l'allenatore ed il presidente De Laurentiis sembra aver avuto degli esiti positivi, ma ciò che davvero importa restano i tre punti contro un Milan di Inzaghi in crisi nera. Le vicissitudini della cessione della società, unita all'assenza di Jeremy Menez potrebbero spianare la strada al Napoli, che oltre ai motivi sopra elencati vorrà togliersi gli schiaffi ricevuti all'andata, dove fu sepolto proprio da Menez e compagni.

TEMI TATTICI

La sfida di Fuorigrotta calcherà, per sommi capi, la gara dello scorso anno, quando il Napoli riuscì a ribaltare lo 0-1 iniziale di Taarabt e condurre in porto la contesa. La fragilità del Milan in difesa è nota ed il Napoli di Benitez dell'ultimo periodo, grazie alle magìe di Insigne, fantastico nell'imbeccare Higuain e Callejon, potrebbe favorire il compito degli azzurri per cogliere di sorpresa la linea non propriamente impermeabile dei rossoneri. Pressing e verticalizzazioni repentine dovrebbero essere l'arma in più dei partenopei come già visto contro Wolfsburg e soprattutto Sampdoria. Per favorire questo tipo di svolgimento dal punto di vista tattico, restando corto e provando a velocizzare il gioco, probabile l'utilizzo di Jorginho, playmaker maggiormente preciso in fase di impostazione.

Orfano del miglior marcatore stagionale, Menez, Inzaghi potrebbe affidarsi ad un attacco con Destro centrale e Bonaventura sul lato (che tanto ha dato fastidio all'andata agli azzurri). Sarà fondamentale il duello tra l'ex atalantino e Maggio, in un discreto periodo di forma: probabile che le azioni di rimessa dei rossoneri passino per la maggior parte dai piedi di Jack. Occhio dunque alle sue invenzioni.

Le ultime da Castelvolturno

Benitez, in prospettiva della sfida di giovedì col Dnipro, continuerà ad applicare il suo amato turnover. Rispetto ad Empoli non cambia, come da un pò di tempo a questa parte, il portiere, con Andujar stabilmente a difendere i pali azzurri. In difesa torna Albiol, in coppia con Koulibaly, chiamato al riscatto. Ai lati Maggio e Ghoulam (anche se non si esclude Britos), con Strinic convocato, ma che potrebbe non essere rischiato e restare a riposo. A centrocampo David Lopez torna dopo la pausa di giovedì, probabilmente con b visto che il Napoli sarà chiamato a fare la gara. In attacco Callejon, Gabbiadini (favorito su Hamsik) ed Insigne, dietro Higuain che è l'unico che sfugge alla regola del turnover.

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho/Gargano, Lopez; Callejon, Gabbiadini, Insigne; Higuain. All. Benitez

LA GARA IN NUMERI

Sono 66 le gare in archivio all’ombra del Vesuvio tra Napoli e Milan: il bilancio è molto equilibrato e vede la squadra di casa in vantaggio con 24 vittorie a 22 (20 i pareggi). I gol segnati sono in tutto 152, 78 dai partenopei e 74 dalla squadra ospite. Se si tiene conto anche dei 67 incontri disputati a Milano, nei 133 precedenti i rossoneri sono in vantaggio con 54 vittorie a 36, a fronte di 43 pareggi. Le reti messe a segno in totale sono 331, 194 di marca rossonera e 137 di marca azzurra.