Mille e più lusinghe quelle ricevute da Mirko Valdifiori per la stagione appena disputata con l'Empoli, con la convocazione in Nazionale maggiore di Antonio Conte ad impreziosirne i contenuti ed un'investitura come vice-Pirlo che lo esalta e inorgoglisce come poche cose nella sua carriera. L'esplosione del regista di Lugo è dovuta, in parte, ai meriti tecnico-tattici del suo allenatore, che gli ha disegnato una squadra su misura, fatta appositamente per lui.

Maurizio Sarri conosce a menadito le caratteristiche del suo play, prezioso come pochi soprattutto se hai in mente un centrocampo a rombo che prevede un playmaker basso che faccia partire l'azione e gestisca i tempi ed i ritmi della manovra. Sarri e Valdifiori, storia di un amore, tecnico, nato ad Empoli ma destinato, probabilmente, a durare ancora nel tempo. Empoli-Napoli, è un attimo, un secondo, forse qualche giorno per limare dettagli e seguire le orme del tuo mentore ed allenatore. Già Valdifiori-Napoli sembra questione di ore. 

Un rapporto indissolubile, che nemmeno il passaggio del mister alle pendici del Vesuvio sembra poter separare. Attraverso i microfoni di Radio Crc lo stesso fantasista empolese si racconta e ripassa i momenti vissuti con l'ex allenatore ad Empoli: "Quando Sarri è arrivato ad Empoli veniva dalla serie C, era poco conosciuto ma ha conquistato l’affetto e la stima del pubblico e della società sul campo. Sono stati tre anni bellissimi, la vittoria del campionato ci ha permesso di arrivare in serie A e quest’anno abbiamo raggiunto la salvezza, obiettivo in cui pochi credevano".

Adesso, però, si pensa al futuro: "Adesso Sarri ha una opportunità importante a Napoli, non sono in  grado di dare consigli all’allenatore ma posso solo dirgli di restare sé stesso soprattutto per quello che ha fatto non solo in campo ma anche fuori dal campo. Se l’Empoli ha raggiunto certi risultati è stato anche grazie al lavoro che il mister ha fatto nello spogliatoio. Dopo anni di gavetta Maurizio merita una piazza importante come Napoli, portare l’Empoli alla salvezza con una squadra che tutti davano per retrocessa è stato come vincere un trofeo come la Champions League".

Un modulo di gioco come detto disegnato appositamente per Valdifiori, per farne esaltare qualità tecniche e doti balistiche. Niente dogmi, ma tanto studio e lettura degli avversari e delle situazioni di campo: "Ne primi anni all’Empoli Sarri usava il 4-4-2, poi ha capito che la squadra rendeva meglio col 4-3-1-2. Sarri prepara le partite studiando l’avversario e quando un suo calciatore scende in campo ha la consapevolezza dei suoi mezzi e sa sempre cosa fare. A volte le cose riescono bene, a volte meno bene ma i concetti che ci ha dato l’allenatore sono una cosa importante. Sarri farà le sue valutazioni a Napoli e sceglierà il modulo adatto, c’è tanta qualità nella piazza partenopea e può utilizzare diverse soluzioni".

Il nome di Valdifiori è sulla bocca di tutti, dal Napoli che lo cerca da tempo al Torino, passando per il Milan che aveva fatto un sondaggio prima della fine del campionato. Il centrocampista sembra però intenzionato a rispettare i termini di contratto con la squadra detentrice del suo cartellino prima di pensare ad un'eventuale trasferimento: "L’Empoli farà le sue valutazioni e se dovesse trovare un accordo con qualche altro club probabilmente partirò. Al momento sono a casa con la mia famiglia, forse poi andrò un po’ in vacanza. Non ho mai negato che essere accostato al Napoli è per me motivo di orgoglio, ma non ho parlato con i dirigenti e col mio procuratore di questo, occorre prima che le società si mettano d’accordo. Un centrocampo a Napoli con Allan, Valdifiori ed Hamsik? Sarebbe bello, sono due calciatori importanti ma non so nulla al momento circa il mio futuro".

La corte di certo non manca, ma l'approdo di Sarri in Campania avvicina, inesorabilmente Valdifiori alla maglia azzurra. Del resto, da un azzurro ad un altro, il passo sarebbe molto breve.