"Ad Empoli sono cresciuto, ho conquistato la nazionale e poi è arrivata la chiamata del Napoli. Ora lavoro per far continuare a lungo il sogno". Sono chiarissime le idee di Mirko Valdifiori, nuovo centrocampista del Napoli presentato oggi in conferenza stampa nel ritiro di Dimaro. Tanta attesa per un giocatore da mesi nel mirino degli azzurri, che alla fine sono riusciti a strapparlo all'Empoli grazie anche a Marizio Sarri, tecnico con cui Valdifiori ha lavorato e del quale è un  pupillo.

"Per me è una grande occasione - ha detto Valdifiori in conferenza stampa - dopo tanti anni di gavetta in B ed in C e poi l'Empoli. Ringrazio il presidente, mi seguiva già da prima di Sarri e questo è motivo d'orgoglio, poi il suo arrivo significa sapere già cosa chiede, ma devo dimostrare tutto in allenamento perchè il mister non regala nulla a nessuno. Sono carico, non vedo l'ora di vestire questa maglia. Ho sempre giocato davanti alla difesa, poi se devo giocare in altri ruoli non c'è problema, ma lì mi sono espresso meglio". Il tecnico toscano sta facendo lavorare durissimo gli azzurri, e Valdifiori del suo allenatore dice questo: "Sarri dice le cose che pensa, come sempre, ha detto le cose che chiede e sta iniziando a trasmettere le sue idee di gioco. Il gruppo lo segue e questo è importante per lui. Il suo è un calcio molto aggressivo, si difende con pressione in avanti, poi si punta alla riconquista del pallone cercando subito la porta. Il gioco va capito e lui lo sta portando nel gruppo che lavora per apprenderlo".

Un rapporto consolidato che va avanti da anni quello tra il regista e il tecnico: "Io penso ad inserirmi e ringrazio i compagni che mi stanno aiutando. Vedo tanta fiducia ed il gruppo segue il lavoro del mister, poi se devo rendermi utile per il lavoro del mister sono a disposizione. Sarri è sempre stato così maniacale e se non lo fosse non saremmo arrivati alla salvezza con l'Empoli. Qui ci sono giocatori di grande qualità, se il mister riesce a dare organizzazione poi negli ultimi 25 metri possono esserci grandi giocate". Allenamenti speciali con una presenza in più che viene dal cielo: "Il drone l'ho già visto ad Empoli, permetterà al tecnico di rivedere magari con noi anche gli errori che commettiamo per non farli più".

Parla dei compagni, non solo di reparto: "Jorginho è un grande regista, ha fatto bene anche a Verona ed è positivo, ci saranno tante partite da giocare. Insigne si sta calando bene nella parte di fantasista, conosciamo le sue caratteristiche, poi è un ruolo che richiede anche di inserirsi e sta facendo quello che chiede il mister. Giocare con Hamsik una bella soddisfazione, ha fatto bene in Italia ed in Europa, è un grande campione ed è un orgoglio giocare con noi. Sepe (che andrà alla Fiorentina, ndr) lo conoscevo già, ma anche gli altri mi hanno accolto bene e sono contento di questi primi giorni". Sarà anche un nuovo rigorista oltre che un nuovo regista? "Non so, bisogna capire chi saranno gli altir giocatori indicati dal tecnico per calciarli".

L'accoglienza speciale l'ha anche riservata Aurelio De Laurentiis: "Mi ha accolto a braccia aperte a Castelvolturno, è il modo migliore per partire e rompere il ghiaccio. Lo ringrazio". Gli obiettivi sono chiari sin da subito: "Sono arrivato in un club che lotta per vincere, e tolta la Juventus è l'unica che ha vinto due Coppa Italia ed una Supercoppa. Lo stimolo è scendere in campo sempre per vincere in un club così importante". Vincere con un fenomeno come Higuain può essere anche più semplice: "Io lo aspetto, per conoscerlo, ma non ne parliamo. Dispiace che abbia perso la finale, poi quando arriverà avrò la fortuna di conoscerlo". Il vero dodicesimo uomo sarà il San Paolo, stadio dove Valdifiori ha giocato: "Ricordo il 2-2 di De Guzman, mi è rimasto in testa il boato della curva, sapere che ora quelli sono i miei tifosi mi rende orgoglioso".