Finito un tormentone, ne inizia subito un altro. Dopo la chiusura della telenovela Romagnoli, con Roma, Napoli e Milan protagoniste, si apre, a non meno di 24 ore dal termine del prequel, l'inevitabile capitolo successivo. I protagonisti non cambiano, quantomeno nei primi due protagonisti della fiction, mentre per quanto riguarda il terzo incomodo, dai rossoneri si passa ai granata, detentori del cartellino dell'oggetto del contendere: Nikola Maksimovic

Una stagione esaltante quella del centrale classe 1991 del Torino, che dopo la cessione di un altro dei suoi capisaldi, Matteo Darmian, non vuole mollare affatto la presa sul difensore della Nazionale serba. La richiesta dei partenopei e dei giallorossi, offuscata dalla presenza ingombrante sul mercato del compagno di reparto romano e resa ancor più preziosa dalla carenza di perle preziose nei reparti difensivi delle squadre italiane, ha fatto lievitare il costo del cartellino su cifre esorbitanti. 

Da un lato Urbano Cairo, vecchia volpe, non ha la necessità di (s)vendere il proprio gioiello, dall'altra la necessità sempre più incombente di Napoli e Roma, ha contribuito a far aumentare la valutazione, all'apparenza, attorno ai 25 milioni. Euro più, euro meno. Cifra che sembra, per i parametri economici delle squadre italiane, fuori da ogni logica. Gli ammiccamenti da parte del Napoli di De Laurentiis, che ha dichiarato nei giorni scorsi "se son Maksimovic, fioriranno", non sembrerebbero però essere corrisposti da una spesa folle da parte del numero uno partenopeo per l'ex Stella Rossa di Belgrado.

Ad una cifra ragionevole l'affare può anche andare in porto, forte della volontà del calciatore stesso che sembra oramai orientato ad accettare l'offerta degli azzurri. Tuttavia, le continue proposte del Napoli, inizialmente partite dai 12 milioni di euro fino ad arrivare alla terza tappa attorno ai 18 più bonus (da verificare), avrebbero trovato dalla parte granata una richiesta sempre maggiore, fino ad arrivare ai 25 milioni di cui sopra. 

Giuntoli continua a lavorare costantemente ai fianchi la dirigenza granata, nella speranza che Petrachi, prima o poi, possa convincere Cairo a mollare la presa e ridurre notevolmente le pretese. A quel punto, tenendo conto anche della presenza della Roma che dovrà sostituire Romagnoli al centro della retroguardia, l'affare potrebbe finalmente concludersi, anche se ad oggi le parti sembrano notevolmente distanti. 

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