Il calciomercato è terminato. Ieri sera, alle 23, tra delirio e paura a Milano, si è chiusa la sessione estiva delle trattative, tra sorrisi, ansie, sollievo ed una situazione tragi-comica che ha fatto sorridere l'Italia intera, meno le parti direttamente invischiate nella vicenda. Il mercato è strano, a volte da, in senso di innesti, a volte toglie, nell'accezione di un mancato acquisto che può far saltare piani, idee e contrattazioni che da tempo erano sul tavolo e che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non si erano ancora definite.

E' il caso del Napoli, assoluto protagonista delle ultime ore milanesi. Il sodalizio partenopeo ha trattato, in maniera estenuante a dir poco, l'acquisto di Roberto Soriano dalla Sampdoria. Una vicenda che meriterebbe il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale per la maniera nella quale si è chiusa. Giuntoli ha cercato disperatamente di convincere il centrocampista italo-tedesco, che sarebbe andato a completare il reparto di Sarri come vice-Hamsik, ricevendo prima il secco no dal calciatore, che aspettava il Milan del suo Sinisa Mihajlovic, poi perdendosi in faccende burocratiche che non hanno permesso alle squadre di consegnare la documentazione valida entro il termine prestabilito.

La faccenda Soriano assume risvolti clamorosi, che sfociano nel patetico se si pensa che a disposizione delle due squadre, e dell'entourage dello stesso calciatore in questione, c'erano a disposizione circa tre mesi per chiudere in anticipo l'affare e godersi in relativa tranquillità gli ultimi istanti di mercato. Tuttavia, non è stato così, rendendo quantomeno più divertente lo stillicidio vissuto nella serata di ieri. Legato alla conclusione della trattativa Soriano, c'era anche il passaggio di Juan Camilo Zuniga ai doriani, come parziale contropartita in un affare che avrebbe previsto anche un conguaglio di circa 14 milioni a favore dei liguri.

Sebbene sia stato difficilissimo per i tifosi partenopei mandar giù il boccone amaro che nella poltiglia conteneva sia l'arrivo di un nuovo calciatore, ma soprattutto l'addio del terzino colombiano che da due anni a questa parte è uno dei misteri del calcio internazionale, c'è un aspetto che è passato inosservato ai più che potrebbe invece far assumere un risvolto del tutto positivo alla querelle a dir poco grottesca. Il mancato arrivo di Soriano libera, nelle gerarchie sarriane, il posto nelle rotazioni sia come mezzala sinistra che come trequartista, per intenderci colui che dovrebbe sostituire Hamsik nel terzetto di centrocampo ed Insigne un passo avanti.

Si inserisce puntuale in tal senso la conferma di un giocatore che a Napoli non ha ancora lasciato il segno, ma che invece in quel di Torino, sponda granata, ha messo in mostra seppur a fasi molto alterne, come e più di quelle lunatiche, il suo notevole talento. Omar El Kaddouri è tornato alla base dopo due anni positivi al Toro di Ventura, che l'hanno forgiato e rinforzato, ed ora è pronto a reggere l'urto e la pressione della piazza napoletana. El Kaddouri può inserirsi, e lo ha dimostrato ampiamente nel pre-campionato, come alternativa a Lorenzo Insigne nel ruolo di 'dieci', mentre farebbe più fatica nel centrocampo a tre come mezzala sinistra, dove i maggiori compiti difensivi potrebbero penalizzarlo. Staremo a vedere se le avvisaglie estive (la doppietta contro il Latina in primis), verranno confermate dalla fiducia dell'ex tecnico dell'Empoli nei suoi confronti.

El Kaddouri può riprendersi Napoli ed il Napoli. Il mercato toglie, il mercato da.