Un gol da favola. Una carezza al pallone, forse due. Il tempo di sentire dov'è la porta, perché non la guarda quasi mai. Il destro si insacca tra lo stupore dei presenti, increduli ed esaltati dalla magìa del nove partenopei, nel sette della porta polacca. Gli avversari sono impotenti al cospetto del Pipita. Solo applausi, a scena apertissima. 

Gonzalo Higuain è tornato. Al Pipita sembra tornata la voglia e la fame di quando è arrivato a Napoli: quelle di dimostrare il proprio valore, di zittire tutte le critiche piovutegli addosso dopo una stagione difficile sia con la maglia azzurra che con quella dell'Albiceleste. 

Higuain si riprende il Napoli e lo fa da uomo squadra, da leader tecnico di indubbio valore. Nei commenti post partita, nella mixed zone della Pepsi Arena, l'analisi della gara del centravanti. 

"Sono contento per questa vittoria. Era una partita importante da giocare fuori casa. Questa vittoria ci aiuterà a raggiungere al più presto il nostro obiettivo che è la qualificazione. Il Legia è un avversario difficile su un campo difficile, i tifosi hanno cantato per la tutta la partita ma abbiamo fatto una gara solida. Il gol? Ho ricevuto palla e ho aspettato il momento giusto per tirare, e per fortuna la palla è entrata".

Un destro al passato, ad una stagione storta da cancellare immediatamente. Doppietta alla Sampdoria, doppietta alla Lazio, il gol alla Juventus, prima della prodezza polacca: "Giocate meglio, volete cancellare il Dnipro? È passato, adesso dobbiamo guardare avanti. Questa è una competizione importante ma giocando a questo livello possiamo stare tranquilli". Infine, uno sguardo al calendario, che ha messo di fronte sette partite in 21 giorni: "Ci sta, l'importante adesso è pensare al prossimo avversario che è il Milan. Siamo una squadra solida e compatta, possiamo migliorare”