La voce visibilmente emozionata, al pensiero del ritorno a casa dopo un anno nella fredda Germania. Pepe Reina è un sentimentale, che ha incontrato a Napoli emozioni e passioni, oltre alle soddisfazioni sul terreno di gioco.

​"Napoli trasmette felicità! Io sono innamorato di questa città, i napoletani hanno dato tanto a me e la mia famiglia. Avevo bisogno di tornare ed è stata una decisione di cuore, ringrazio i tifosi per il sostegno"

Un trascinatore, del gruppo come della piazza, che ha sposato il progetto Napoli e che lo consiglierebbe anche ad altri colleghi: "Come li convincerei a venire? Loro sanno che è una società in crescita, a me Napoli fa impazzire per come sono le persone. La gente ti vuole bene, quando stai con la famiglia forse è un po' invadente ma la stima che ti danno è da ringraziare ed amare, mi sento molto fortunato".

L'intervento di Reina, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, prosegue raccontando il rapporto ed il feeling nato tra mister Sarri ed il resto della squadra, che è parte del segreto alla base dei successi del Napoli"Il mister Sarri è un trascinatore ed un motivatore nato, lui lo fa sicuramente meglio di me. Sappiamo l'importanza della partita contro il Verona e saremo sicuramente carichi. E' una persona che ti parla in faccia e non ha paura di dire le cose, a me piacciono persone cosi sia nella vita che nello sport. E' importante arrivare nella testa del calciatore ma sopratutto nel cuore di tutti, è quello che sta facendo il mister".

Da Sarri al Verona, che storicamente ha sempre rappresentato una sfida difficile da affrontare per il Napoli, sia tecnicamente che per quanto riguarda l'ambiente ostile che troveranno i partenopei: "Sappiamo l'importanza che ha per i tifosi la gara contro il Verona. Dobbiamo continuare a lottare per le parti alte della classifica. Dopo la sosta tutte le gare sono difficili, l'Hellas è in una situazione complicata e l'allenatore non è in una bella posizione. Per noi significa che la partita avrà una doppia difficoltà".

Reina che con la sola presenza ha rinsaldato la retroguardia partenopea, rigenerando mentalmente sia il connazionale Albiol, che il francese Koulibaly, con Sarri che ha definito il portiere spagnolo il joystick del franco-senegalese: "Sappiamo che in avanti abbiamo giocatori importanti. La sicurezza dietro nel subire pochi gol e poche occasioni ci darà una grande mano fino a fine stagione. Kouly ha delle qualità importanti, con la fiducia che ha adesso è un giocatore imbattibile. Adesso sta giocando bene anche con i piedi, è un giocatore molto importante per noi e fa migliorare tutti il reparto difensivo. Tutti i difensori stanno facendo una stagione molto positiva".

Dall'aspetto individuale ad un parere sul campionato degli azzurri, molto positivo nel primo terzo di stagione che ha permesso agli azzurri di essere annoverati tra le papabili al titolo finale: "Si certo, è bellissimo che la squadra si sta mostrando dura. Abbiamo perso la partita contro il Sassuolo che è una squadra difficilissima da affrontare. I risultati sono stati buoni, per essere in lotta per grandi cose bisogna difendere bene e  questo lo stiamo facendo alla grande"

Da portiere a portiere, successivamente, un parere su Gianluigi Buffon: "Tanta roba! Lui ha fatto benissimo per tutti i 20 anni che ha giocato a calcio. La forza mentale e fisica, ma sopratutto tecnica, lo rendono il migliore degli ultimi anni"

Infine, come al solito, tra scaramanzia e superstizione, Reina glissa così sullo Scudetto: "Il mister mi ammazza se lo dico! Sappiamo che è realmente difficile, daremo tutto fino alla fine per vincere sempre".