"Migliorare il nostro organico è un problema. Se deve arrivare qualcuno è bene che arrivi subito per imparare gli schemi dell'allenatore ed inserirsi il prima possibile. La gente giovane fa al caso nostro, quando una persona comincia ad avere 27-28 anni è più complesso assimilare nuovi dettami di gioco". 

Una volta, circa una ventina d'anni fa, avremmo giocato a "indovina chi", gioco da tavola di discreto successo dove bisognava scrutare e carpire i giusti indizi, rivelati dal proprio avversario riguardo il 'mister X' nel tentativo di smascherare ed indovinare il profilo giusto. Sembra proprio che per questo Capodanno, che ha separato il vecchio anno da quello che è appena iniziato, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si sia messo a giocare lanciando i primi indizi riguardanti i papabili rinforzi per la squadra di Sarri in vista dell'inizio del mercato di gennaio. 

Ed allora, giochiamo. 

Indizio numero uno - Migliorare l'organico non sarà facile: siamo d'accordo, ma fino ad un certo punto. L'obiettivo del Napoli è sicuramente difficile, perché i partenopei dovranno essere bravi nel non intaccare gerarchie e fisionomia strutturale di una rosa già costruita nel miglior modo possibile negli undici interpreti titolari. Dove invece gli azzurri devono puntare a perfezionare e rifinire l'opera è nel rinforzare la panchina, condizione di fondamentale importanza per poter puntare ad obiettivi (tre) di lunga gittata: Serie A, perché è innegabile che il Napoli debba provarci, Coppa Italia, con quattro partite a portata di mano, ed Europa League, dove il percorso dei partenopei è un biglietto da visita di primo rango per le avversarie.

Dunque: giocatori pronti ad entrare dalla panchina, che si inseriscano alla perfezione nei meccanismi di Sarri fin dai primi giorni, che non alterino gli equilibri di spogliatoio e, possibilmente, che rispecchino i parametri anagrafici richiesti dalla società.

Indizio numero due - La giovane età tenderebbe a marcare la voglia della società di non andare ad intaccare il sistema dei titolari sarriano: quale giovane è talmente forte da scalzare, in questo momento, un Albiol, Koulibaly o Hamsik? Già, perché di mezzala sinistra (ed all'occorrenza destra, anche se c'è già Lopez) e di un centrale difensivo, si parla in queste ore. Non è un problema l'investimento, ed anche i grandi rifiuti della Juventus per Daniele Rugani tendono a sottolineare che, in questo momento storico, De Laurentiis ed i suoi sembrano propensi ad un investimento sul cartellino di un calciatore pronto ad aiutare gli azzurri nella lotta ed altresì prospettico. 

Indizio numero tre, ed ultimo - "Inserirsi il prima possibile". Più facile a dirsi, che a farsi. Dal novero di nomi che si sono fatti in questi giorni, si andrebbero dunque ad escludere quasi naturalmente tutti i giocatori che non fanno parte, ad oggi, del campionato di Serie A. Impossibile, o quasi, che un giocatore estero possa pensare di arrivare il prima possibile (diciamo il 4 di gennaio qualora l'operazione fosse stata chiusa in gran segreto) ed essere abile ed arruolable, con gli schemi di Sarri assimilati (che non sono pochissimi) per il 6 di gennaio per la sfida contro il Torino. 

Insomma, il gioco è fatto: gli indizi sono sul tavolo, ed in breve, puntiamo le nostre fiches. 

Non a caso le prime due foto raffigurano il sogno, probabilmente irrealizzabile, per la mediana (Matias Vecino) ed uno dei difensori che più si avvicinano, per caratteristiche e per precedenti ammiccamenti, alle richieste suddette (Nikola Maksimovic). Trattative difficili, se non impossibili, con il Torino che spara altissimo (25 milioni?) e la Fiorentina che, sebbene l'allettante proposta degli azzurri, sembra aver eretto un muro invalicabile. Detto anche di Daniele Rugani, secondo sogno che sarà destinato a rimanere sempre tale, andiamo su altri giocatori di 21-22 anni che potrebbero fare al caso del Napoli, lasciandovi alle vostre valutazioni del caso. Difficilmente, parere personale, il Napoli punterà un cospicuo gruzzolo in difesa, dove il trio Albiol, Koulibaly e Chiriches fornisce discrete garanzie. Dove gli azzurri investiranno e forte, è in mediana, ed è da questa valutazione che scaturisce la nostra suggestione.

E se fosse Marco Benassi il pupillo del quale si è innamorato il presidente De Laurentiis? 21 anni, mezzala all'occorrenza sia da interdizione che da inserimento, spiccate qualità fisiche che tecniche, investimento (quasi) assicurato sul suo futuro e, non meno importante, titolare in un centrocampo a tre con discrete similitudini con quello di Sarri nel toro di Ventura. La richiesta, per quanto esosa possa essere, potrebbe essere accolta, come nel caso dell'ex centrale dell'Empoli, con meno difficoltà pensando che il capitano dell'Under 21 di Di Biagio è uno dei maggiori prospetti dell'Italia del calcio. Tra utopia e realtà, un po' per gioco, un po' aggirando i vari ostacoli del mercato, una suggestione che per quanto fantasiosa potrebbe avere alcuni frammenti di concretezza. 

Fate il vostro gioco. De Laurentiis, Giuntoli e Sarri stanno già facendo il loro. 

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