"La vittoria fa allargare le prospettive a domenica. Abbiamo una partita difficile: il Carpi sta facendo bene e anche stasera ha giocato bene. Dobbiamo pensare a recuperare in vista di domenica e vincere quella partita". Testa bassa e pedalare. Sempre. 

Maurizio Sarri non si accontenta mai e, anche dopo il settimo sigillo consecutivo in casa della Lazio grazie alle reti di Higuain e Callejon, guarda al prossimo passo da compiere. Napoli brillante ed incisivo nel primo tempo, meno nella ripresa dove ha puntato a gestire la situazione piuttosto che offendere e cercare di chiudere la contesa. 

Ennesimo successo che, però, per Sarri non vuole dire affatto un pensiero allo Scudetto: "Con 15 partite da giocare è strano che si parli di questo: la Juve ha certezze che gli derivano dalle stagioni vincenti che hanno fatto. Le nostre certezze sono appena iniziate quest'anno. Guardando la classifica di 15 partite fa, c'erano Torino e altre in testa. 15 partite hanno stravolto la classifica, altre 15 possono fare altrettanto".

Tornando al match, il tecnico toscano analizza la prestazione della sua squadra, guardando soprattutto agli aspetti da migliorare: "Gestione nella ripresa? Abbiamo sbagliato a cercare di gestirla. Se giochiamo a calcio siamo una buona squadra, se proviamo a gestirla siamo una squadra normale. Le tre partite in una settimana ci hanno inconsciamente condizionato. Bisognava fare un secondo tempo di maggiore fraseggio e palleggio. Il secondo tempo mi sono divertito poco". 

Passando dalla prestazione complessiva a quella di alcuni singoli, Sarri parla cosi di Callejon e Koulibaly"Callejon? E' al decimo gol stagionale, sta segnando e giocando benissimo. Ha un atteggiamento tattico esemplare, è uno dei nostri equilibratori. Non possiamo rinunciare a lui. Koulibaly? complessivamente sta facendo benissimo, anche se stasera ha avuto qualche attimo di deconcentrazione". 

Infine, la chiosa è doverosa per i fatti accaduti attorno al settantesimo della ripresa: "La sospensione della partita per i cori razzisti? Ho parlato con il quarto uomo pochi minuti prima perché la situazione stava diventando pesante. Koulibaly è andato in difficoltà anche mentalmente, credo che Irrati abbia fatto il suo dovere e abbia fatto benissimo a prendere questa decisione".