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Ferrero: "Zamparini mi minaccia", Zamparini: "Folle"

Durissimo botta e risposta tra i due Presidenti, alla base del litigio il passaggio in blucerchiato di Barreto.

Ferrero: "Zamparini mi minaccia", Zamparini: "Folle"
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Di Johnathan Scaffardi

Ieri sera, in tribuna, il solito Ferrero, istrione, show-man, un personaggio. Telecamere per lui, durante un derby ricco di tensione, senza né vinti né vincitori. Uno a uno a Marassi, firmato Iago - Eder, con il post partita turbolento di Mihajlovic e Gasperini. Eppure nella mente del Presidentissimo altri pensieri, è un botta e risposta a distanza col collega Zamparini a tener banco sulle prime pagine dei giornali, perché l'accusa di Ferrero è pesantissima e colpisce per i termini utilizzati dal numero uno della Samp. Minacce di morte, questo quanto attestato da Ferrero, questo il tenore dei messaggi ricevuti dal fumantino Zamparini

"Zamparini mi ha stancato, se ha qualcosa da dire me lo dica, senza farsi pubblicità su di me. Nominando Ferrero lo portano in tv, ma basta offendere: l'ho chiamato per Barreto, poi mi ha mandato un messaggio minatorio, mi ha minacciato di morte. Zamparini deve fare un esame di coscienza. Io sono nuovo nel mondo del calcio, lui deve andare a ritroso e pensare quanti calciatori ha tolto in maniera poco elegante. Io l'ho avvisato dicendogli che c'era questa trattativa in corso, rispetto gli anziani. Lui è anziano".

L'oggetto del contendere, come si evince dalle dichiarazioni, è Edgar Barreto, capitano del Palermo, in rosanero dall'estate del 2011, pronto a trasferirsi alla corte di Mihajlovic. Il centrocampista, in scadenza in estate, sceglie di non rinnovare e accettare l'offerta blucerchiata. Quella che inizialmente sembra delinearsi come una normale trattativa di mercato, assume ora i contorni della "battaglia" verbale, perché come ovvio non può mancare la risposta di Zamparini. 

"Non l'ho mai minacciato di morte. Ho i messaggi conservati, presenterò tutto in Federazione e denuncerò lui. Io gli ho solo detto di non parlare con Barreto nel momento in cui stavo trattando il rinnovo. E gli ho scritto "Bravo, ti aspetterò sulla riva del fiume", non era certo una minaccia". 

Dopo la pace col tecnico Iachini, per Zamparini un'altra "sfida", una pagina di calcio che rientra nell'essenza dei personaggi in questione, ma che non va ad arricchire il panorama italiano.