L'arrivo in Italia dall'Instituto de Cordoba, la squadra di casa Dybala, poi l'esplosione: "la joya", il gioiello, è esploso. Un anno a Palermo da promessa del calcio argentino, la difficoltà di ambientamento per un ragazzo, classe 1993, che arriva dall'altra parte del Mondo. Tre i gol in Serie A al primo anno con la maglia rosanero, prima di segnarne 5 (numero che rende pochissimo merito alla sua stagione) in Serie B. La nuova possibilità nella massima serie italiana, che Paulo Dybala ha saputo sfruttare al massimo: 13 gol, 10 assist. "Dybala es un crack": promessa confermata! L'argentino di Laguna Larga ha risposto con questi numeri al primo anno giocato da protagonista, sempre da titolare e sarà uno dei principali protagonisti del prossimo mercato.

Le voci di mercato si susseguono: Arsenal, Juve, City, Roma, Napoli, Inter e Paris Saint Germain. Il Palermo si gode le sue magìe, Zamparini si sfrega le mani in vista dell'assegno che riceverà dal miglior offerente, ma lui no. Dybala mantiene i piedi ben saldi per terra: "Devo prendere la migliore decisione". Intervistato al sito ufficiale della 'FIFA', la joya si mostra lusingato dalle numerose voci di mercato che lo circondano: "Ho ancora una carriera davanti e tanti obiettivi da raggiungere. Devo prendere la migliore decisione possibile, se vorrò riuscirci. Fa piacere che si parli così tanto di me, perchè significa che sto facendo bene. La situazione che sta accadendo adesso è molto simile a quello che ho vissuto quando ero in Argentina. La mia carriera è iniziata benissimo, e si è iniziato a parlare tanto di dove sarei potuto arrivare. Però, come ho fatto allora, adesso prendo le cose con calma, tenendo i piedi per terra".

"Mi piacerebbe fare un’esperienza in un altro paese, ma mi piacerebbe anche rimanere in Italia. Meglio la Juve o l'Inter? Per adesso voglio pensare solo al Palermo e a conquistare il maggior numero di punti possibili".

Il futuro, ma anche, se non soprattutto il passato. Dybala ripercorre le tappe di avvicinamento al successo, che non sono state affatto facili ed in discesa: "E' stato grandioso arrivare qui così giovane, anche se ambientarsi non è stato facile. C'è tanta differenza tra Laguna Larga, dove si conoscono tutti, e una città come Palermo. E poi ci sono anche la lingua, i costumi, tutto è nuovo, e anche il calcio italiano rappresentava una grande sfida. Quando sono arrivato, tutti si chiedevano se valessi davvero 12 milioni di euro, dicevano che era tanto denaro e che avevano speso tanto per me. Ma io sono riuscito a zittire coloro che avevano dubbi".