Che Paulo Dybala sia stato il crack della stagione in corso del campionato di Serie A ci sono pochi dubbi. Il minuto ma potente centravanti del Palermo ha stupito tutti con le sue accelerazioni, col suo mancino potente e preciso, col suo fisico potenziato che gli ha permesso di tenere a bada i migliori difensori del campionato. Dybala è maturato, è esploso, ha strabiliato le platee da Nord a Sud, attirando ovviamente su di sé tantissime attenzioni per la finestra di mercato che va ad aprirsi a breve, nella quale sembra inevitabile scatenare un'asta per accaparrarselo.

Su di lui, nel corso del campionato, si sono registrate numerose attenzioni, a partire dalla Juventus, con il direttore sportivo Marotta sempre attento alle vicende della Joya, per finire a Napoli, con De Laurentiis che ha un rapporto privilegiato con Zamparini, passando per Inter, Milan e Roma.

La situazione attuale attorno all'argentino vede i bianconeri Campioni d'Italia in vantaggio rispetto alla concorrenza. Voci parlano di un accordo tra le parti fissato sulla base di 30 milioni cash più qualche bonus legato a presenze e gol oltre al prestito di alcuni giovani calciatori. Offerta buona che Zamparini ha valutato attentamente assieme a Marotta stesso in questi giorni. Prima della Juventus, l'offerta migliore sembrava essere stata quella dell'Inter di Mancini, vogliosa di trovare un attaccante già pronto per essere affiancato a Mauro Icardi, oltre che essere il simbolo della rinascita neroazzurra in campo nazionale.

L'Inter, contrariamente ai cugini milanisti, parte da un leggero vantaggio per quanto riguarda pianificazione e stabilità societaria. Il passaggio Moratti-Thohir, al netto di investimenti fatti e debiti societari, è stato già del tutto assorbito, mentre il marasma in casa Milan non fa altro che gettare ulteriore fumo sul futuro del Diavolo. Tuttavia, il fondo di investimento che starebbe per acquistare la società di Berlusconi vorrebbe entrare in scena con un colpo da novanta, identificato proprio in Paulo Dybala. Operazione difficile, ma il Milan resta in terza piazza.

Chi, invece, ha sempre dimostrato un debole per le prestazioni dell'argentino è Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli che, qualora dovesse cambiare guida tecnica, potrebbe acquistare Dybala in caso di cessione dei suoi pezzi da novanta (vedi Callejon). Un eventuale, seppur remoto in questo momento, acquisto di Dybala sarebbe anche subordinato alla partenza di Benitez.

Infine, la Roma. Con Sabatini che, come spesso accade, non si vuole lasciar scappare le occasioni ed i calciatori migliori: dopo l'affare Iturbe, che ha minato la sua reputazione nella capitale, la cessione dell'ex Verona potrebbe aprire le porte all'acquisto di Dybala, che tecnicamente potrebbe essere il centravanti ideale per Garcia per attaccare la profondità ed aprire spazi ai centrocampisti.

Ma qual è, dopo aver analizzato la situazione generale, nello specifico tecnico e territoriale la miglior scelta per Dybala? Andiamo a scoprire quale sarebbe la società migliore per la crescita e la definitiva consacrazione del talento argentino, partendo dal presupposto base che avere alle spalle una società forte, con un progetto tecnico che preveda il suo utilizzo è assolutamente necessario.

JUVE: PERCHE' SI, PERCHE' NO

La squadra Campione d'Italia, alle prese dopo la conquista dello scudetto con l'affaire Champions League e Real Madrid, sembra essere la squadra perfetta per la crescita di Dybala, sia per progetto tecnico che per stabilità societaria. Tuttavia, contestualmente, si pianifica la prossima stagione, non senza alcuni dubbi. Il primo, quello più importante, riguarda il futuro di Carlos Tevez, destinato a tornare in Argentina, a casa sua, senza però sapere quando. Un'eventuale partenza dell'Apache potrebbe far si che alla Juve si liberi un posto in attacco e che Dybala potrebbe andare a colmarlo tranquillamente, componendo con Morata un duo pazzesco per gli anni a venire. I dubbi sono legati, invece, ad una permanenza di Tevez all'ombra della Mole: con un posto non sempre assicurato, il giovane potrebbe risentirne. Anche se, nelle scelte di Allegri, potrebbero alternarsi in tre con Morata. Dybala potrebbe avere anche un anno per ambientarsi senza essere "costretto" a dimostrare tutto e subito, raccogliendo la pesante eredità di Tevez. Non sembrerebbe esserci, ad oggi, un valido motivo negativo per il quale Dybala non possa approdare in bianconero.

INTER: PERCHE' SI, PERCHE' NO

A chi non piace Dybala? A Mancini di certo piace, e la sua mente viaggia al pensiero di un tandem d'attacco composto dal palermitano accanto a Mauro Icardi. Fantasia, tecnica, potenza fisica e gol a raffica. La compatibilità dei due non è in dubbio, con Mancini che potrebbe abbandonare l'idea del 4-2-3-1 per continuare a cavalcare l'onda del 4-3-1-2, maggiormente equilibrato e adatto alle caratteristiche tecniche della Joya. Tuttavia, le non perfette condizioni finanziarie della società di Via Durini costringerebbero Thohir a fare un passo decisamente più grande della gamba, andando contro a quel Fair Play Finanziario tanto osannato e sbandierato dal magnate al suo arrivo. Staremo a vedere se l'indonesiano sarà generoso e proverà ad accontentare il suo allenatore.

MILAN: PERCHE' SI, PERCHE' NO

Discorso completamente opposto per la società rossonera, invischiata in una caotica cessione che, riportata sulle vicende di mercato, e sull'acquisto di un giovane calciatore argentino non abituato alle pressioni di una piazza come Milano, potrebbe frenare e non poco la crescita del calciatore. Non solo. Del Milan del domani non v'è alcuna certezza, a partire dal presidente e finendo con la guida tecnica. Per carità, non che Dybala non possa avere le spalle forti per reggere la pressione (anche se è tutto da dimostrare), ma gettarlo nella mischia nella polveriera Milan potrebbe essere un azzardo sia per il calciatore che per l'investimento della società. Senza avere una base solida sulla quale cadere, la Joya potrebbe bruciarsi una parte del suo futuro.

NAPOLI: PERCHE' SI, PERCHE' NO

Spalle protette. Quelle che Dybala potrebbe trovare a Napoli, dove sarebbe coccolato e riverito da società e pubblico, da sempre particolarmente avvezzo ai talenti di marca albiceleste. Tuttavia, i continui dubbi sul futuro tecnico di Benitez al Napoli, non farebbero di certo bene al suo arrivo, con un'incongruenza tattica nel modulo dello spagnolo e con alcuni interpreti attualmente presenti nella rosa azzurra. Dybala potrebbe anche adattarsi come centravanti nel 4-2-3-1 di Benitez, ma nascerebbe una competizione con Gonzalo Higuain che, a meno di clamorose cessioni, dovrebbe restare a Napoli anche il prossimo anno. Difficile un utilizzo di Dybala come esterno di fascia, e per la compatibilità tattica e perché il Napoli non investirebbe su un giocatore con le sue caratteristiche in quel ruolo. Con l'addio di Benitez si aprirebbero le porte all'arrivo di Mihajlovic (dato come candidato numero uno alla panchina azzurra), si riproporrebbe il binomio con Higuain come punta centrale e con Manolo Gabbiadini, fresco acquisto partenopeo, come esterno destro dell'attacco a tre dell'allenatore serbo.

ROMA: PERCHE' SI, PERCHE' NO

Roma potrebbe essere, per progetto societario di crescita e sviluppo, ma anche tecnico, un posto ideale per la crescita di Dybala. Garcia cerca un centravanti con le sue caratteristiche, fisiche e tecniche, bravo ad aprire gli spazi come faceva Totti e ad imbeccare gli inserimenti degli attaccanti esterni e dei centrocampisti. Inoltre, qualità confermata più volte con la maglia del Palermo, Dybala ha, nella sua faretra una caratteristica importantissima che piace tanto all'ex allenatore del Lilla: l'attacco della profondità. Dove non è riuscito Iturbe, potrebbe Dybala. Conquistare Roma e mettere da parte le voci che screditano Sabatini per il suo operato: un colpo da novanta per ripartire e riconquistare la piazza.