E' un Beppe Iachini raggiante e fiducioso in vista dell'inizio di stagione dopo aver saggiato la consistenza della sua squadra nei primi giorni di ritiro del suo Palermo a Bad Kleinkirchheim.  Il tecnico rosanero ai microfoni del "Corriere dello Sport" ha parlato della nuova stagione dei rosanero sottolineando in primis l'importanza della compattezza del gruppo, in termini numerici ma soprattutto di spogliatoio: "Sono i giocatori a fare i moduli e non il contrario. Porto avanti due tipi di schieramenti, sia il 3-5-2 che il 4-3-1-2 o 4-3-2-1, a seconda delle esigenze della partita e delle convinzioni della squadra. Abbiamo dovuto modificare alcuni dettagli della preparazione. Saremo pronti, vantaggi a nessuno. Anche l'anno scorso lo eravamo. In avvio, c'è mancato qualche episodio favorevole, non la prestazione. Poi la squadra ha cominciato a macinare gioco e punti, e ha retto sul piano atletico fino al termine".

Si parla ovviamente di mercato, quello già fatto con i nuovi arrivi in Sicilia e di quello che verrà. Nel frattempo, il tecnico si gode uno dei più propositivi in questa fase di ritiro, Trajkovski: "Deve completarsi. Contiamo di migliorarlo nella struttura fisica, nella continuità e nei movimenti tattici perchè possa muoversi faccia alla porta e non di schiena, per essere più pericoloso e trovare il gol. Un po' come abbiamo fatto con Dybala e Vazquez. I gol ce li aspettiamo da tutti. Mercato? La società sta cercando il centrale che fa al caso nostro, a garanzia di una più rigida copertura nell'uno contro uno. Difensori ne abbiamo persi diversi, a partire da Muñoz. Goldaniga e Struna sono rientrati, Struna potrà giocare anche sulla fascia. L'abbiamo fatto seguire, in fase di spinta dirà la sua".

Una delle caratteristiche principali del Palermo dello scorso anno è stata la molteplicità di uomini che è andata in rete. Si parte di Chochev, ammirato nel finale di stagione, da Rigoni, che ha stupito tutti sfiorando la doppia cifra di realizzazioni, e dai nuovi, Trajkovski ed Hiljemark: "Li abbiamo allenati per fare gol, per mettere in difficoltà gli avversari. Chochev per il dopo Barreto? Contiamo anche su di lui. Anche Hiljemark dovrà avere queste caratteristiche, il nostro è un cantiere di formazione. Il discorso vale per Benali che dovrà perfezionare i tempi di inserimento. Brugman è un altro giovane interessante, ne abbiamo tanti sui quali puntare in prospettiva. Viene da un infortunio al crociato che ne ha rallentato la crescita. La serie A esige oltre che buone doti di palleggio una certa sostanza nel momento in cui la palla ce l'hanno gli altri. Arrivano carri armati vestiti da trequartisti e mediani e se ti fai saltare la difesa soffre. Rigoni? Sono convinto che se riuscirà a ripetersi e a fare addirittura meglio e di più, Conte lo chiamerà. Al di là dei gol, lo conosco da una vita e mi aspetto una stagione ancora migliore. Sono sicuro che Antonio lo terrà in considerazine perchè gli piacciono i centrocampisti dinamici che segnano, come Parolo e Candreva. Rigoni è dispiaciuto, ha fatto nove gol, poteva essere l'occasione giusta".

Le attenzioni di tutte le difese di Serie A, quest'anno, si sposteranno gioco forza su Vazquez, rimasto orfano del gemello d'attaccao Dybala, ma dal quale piazza e Iachini si aspettano molto: "Sarà un campionato fondamentale per lui. Dovrà prendere la squadra in mano, diventarne il leader. L'anno scorso era solo la novità, un colpo inaspettato dopo essere stato fuori rosa e avere attraversato vicissitudini. Ora è il condottiero, non un giovane che vuole mettersi in vetrina. Gliel'ho detto: tocca a te. Voglio un anno da numero uno a livello di personalità, di trascinatore, di rendimento. A fine stagione ci saranno gli Europei, è giusto che si ritagli il ruolo da protagonista nel Palermo e una nuova occasione per la maglia azzurra".