Davanti a circa 10mila spettatori, il Palermo comincia ufficialmente il dopo Dybala con un successo contro l'Avellino nel terzo turno della Coppa Italia. A una settimana dall'inizio del campionato, ancora in attesa di completare la rosa e con l'incognita Belotti (parte? rinnova?) i rosanero prevalgono sugli irpini grazie alle reti di Rigoni e Quaison, che con il suo ingresso cambia la gara. I rosanero colpiscono anche due legni e per tutto l'incontro mantengono costantemente l'iniziativa, col genio di Vazquez che quando si accende crea sempre qualcosa di non banale e Rigoni costantemente pericoloso. Un assist, tanto movimento e un gol sbagliato da pochi metri per Belotti, osservato speciale. L'Avellino trova il temporaneo pareggio con Trotta, che colpisce anche una traversa, e può guardare con fiducia all'inizio del campionato.

Primo tempo Si parte con ritmi molto alti. Il Palermo va al tiro per 3 volte nei primi 15 minuti (2 con Rigoni, poi con Belotti) e sfiora la rete con un cross di Rispoli deviato da Nitrianski che costringe Frattali a un non semplice intervento. L'Avellino prova a imbeccare Trotta a centro area, mentre Tavano svaria alle sue spalle e Suomare agisce da trequartista, ruolo che forse non gli appartiene. I rosanero conquistano rapidamente il controllo del centrocampo, dove Arini è stretto nella morsa di Jajalo e Chochev. La pressione dei padroni di casa produce una serie di angoli che gli ospiti disinnescano con qualche affanno (timide proteste per un mano di Zito). Gavillucci, dopo aver ammonito Chochev per un rude intervento su Arini, grazia Biraschi, punito solo con un giallo per un fallo su Belotti, che l'aveva saltato e si stava lanciando verso la porta. Frattali è chiamato in causa ancora una volta al 25esimo, deviando un'insidiosa conclusione di Vazquez. Alla mezz'ora, il Palermo colpisce il palo a portiere battuto: sulla destra, Rispoli ha troppo spazio e mette in mezzo una palla respinta con affanno dai centrali avellinesi, sulla ribattuta si avventa Rigoni, il cui tiro viene deviato da Rea e lambisce il legno alla sinistra di Frattali. Il Palermo continua a produrre gioco, sfruttando la superiorità numerica e tecnica a centrocampo, ma senza più portare seri pericoli alla porta di Frattali.

Secondo tempo Il Palermo torna in campo deconcentrato. El Koutari è impreciso in un disimpegno e consente a Trotta di girare verso la porta: Sorrentino è graziato dalla traversa. Vazquez ridesta i suoi con un siluro da oltre 20 metri, disinnescato con bravura da Frattali, mentre Iachini corre ai ripari richiamando Chochev per affidarsi al talento di Quaison. Girandola dei gol Lo svedese entra subito in partita e guadagna l'angolo da cui nasce il vantaggio del Palermo. Rigoni è lasciato solo a pochi metri dalla porta, Zito non fa scattare il fuorigioco e l'ex Chievo fa centro con un astuto colpo di tacco. Tesser sostituisce Zito, in affanno, con Jidayi. Sull'asse Vazquez - Belotti il Palermo va vicino al raddoppio: il fantasista pennella un assist al bacio per il centravanti, che da pochi metri di testa manda però fuori dallo specchio della porta. Gol sbagliato...Tesser sta per sostituire Trotta con Mokulu, ma il centravanti lo fulmina deviando in rete (da posizione forse di fuorigioco) con una bella acrobazia un cross dalle retrovie di Jidayi. Il pareggio dura un attimo. Il Palermo infatti sfrutta una disattenzione di Gavazzi, che su un traversone di Lazaar permette a Rigoni di battere a rete: Frattali è miracoloso, ma nulla può sulla ribattuta di Quaison. Il Palermo tira un sospiro di sollievo e fa divertire il proprio pubblico con le giocate di Vazquez. Tesser finalmente manda in campo Mokulu, ma il congolese si fa quasi subito male alla spalla e deve abbandonare dopo pochi minuti. Il Palermo pareggia la traversa dell'Avellino con un missile di Lazaar su cui Frattali arriva con le unghie, ma non trova il gol per chiudere la partita. L'Avellino impensierisce Sorrentino soltanto con un cross da calcio piazzato di Tavano (impalpabile per tutta la gara) e con una conclusione da lontano di Biraschi che termina di poco alta. Al 91esimo l'ultimo brivido per il Palermo, su una conclusione di Gavazzi che Sorrentino blocca con sicurezza. Non succede altro fino al triplice fischio finale: ai 16esimi il Palermo affronterà l'Alessandria, che ha superato la Juve Stabia.