Si chiama Aleksandar Trajkoski, macedone classe '92 e si tratta del primo macedone della storia del Palermo. La società rosanero sta prendendo molti giocatori di varie nazionalità e la squadra attuale è una vera e propria rosa multietnica con una buona parte che arriva dall'ex Jugoslavia e dintorni: esempi ne sono, oltre a Trajkovski, gli sloveni Struna e Andelkovic, il bulgaro Chochev, il croato Jajalo e il serbo Djurdjevic. 

Aleksandar Trajkovski nasce a Skopje, il 5 settembre del 1992, comincia la sua carriera da giocatore nel 2009 con le giovanili del Cementarnica, poi viene acquistato in Croazia dall'Inter Zapresic. Nel 2011 viene visto e portato in Belgio, esattamente allo Zulte Waregem dove segnerà 6 reti in 49 partite ufficiali in tre stagioni prima di essere ceduto in prestito al Mechelen per fare 3 gol in 22 presenze. L'anno successivo ritornerà allo Zulte siglando 5 gol in 34 presenze. Qui viene visto dagli osservatori del Palermo che lo bloccano già a gennaio. A luglio, il macedone, si aggregherà in ritiro con i nuovi compagni. Inoltre, dal 2011 vanta anche 15 presenze e 3 gol in partite ufficiali con la nazionale macedone. 

Trajkovski nasce come ala sinistra, ma col crescere, apprende anche tutti gli altri ruoli di attacco. Nello schieramento di Iachini può essere inserito come trequartista (vice o accanto a Vazquez) o come prima punta; le sue doti di ambidestro fanno sì che il macedone può svariare da destra a sinistra del campo. Inoltre, è dotato anche di grande senso della posizione e di movimento senza palla, cosa che all'allenatore rosanero piace parecchio. La sua duttilità sarà l'arma del ventiduenne per giocarsi le sue carte, che può avere più possibilità in un 4-3-2-1 che nel classico 3-5-1-1 dove Vazuqez e Gilardino saranno gli interpreti principali. Su di lui c'è molta curiosità, contro il Genoa potrebbe fare il suo esordio addirittura come punta centrale, la speranza di Iachini e dei tifosi è che non delude le aspettative di un buonissimo giocatore.