Finalmente Gilardino è del Palermo. La voce girava già da troppo tempo. Due mesi di trattative, prima l'accordo col giocatore, poi il convincimento dell'agente dello stesso verso i cinesi del Guangzhou. Nel frattempo, in Sicilia, Iachini rimaneva senza attaccanti con la cessione di Belotti, mentre Zamparini si diceva sempre sicuro dell'arrivo del Gila e finalmente, ieri sera, ecco il comunicato e l'annuncio dell'arrivo dell'attaccante in città per stamane. Ad accoglierlo Stefano Sorrentino, frutto di una promessa fatta ed ovviamente mantenuta. Tanto entusiasmo da parte della dirigenza e dei futuri compagni di squadra, un po meno dei tifosi che ricordano ancora con troppa amarezza quel gol di mano subìto in un Palermo-Fiorentina.

Arrivato a Palermo, Gilardino ha mostrato subito la propria felicità::  "Sono molto felice. La trattativa è andata avanti per due mesi, ma adesso sono davvero soddisfatto per come s'è conclusa. Diedi la mia parola al presidente Zamparini già un mese e mezzo fa, è stata l'unica squadra che veramente e concretamente s'è fatta avanti. Sto bene, mi alleno forte da tre mesi. Ai tifosi prometto grande impegno, ora devo solo pensare a lavorare".

Cosa aspettarsi? Da un Campione del Mondo, vincitore anche di una Champions League, Mondiali per club, un campionato, una Coppa Italia e Bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004 ci si aspetterebbe che risolva le partite da solo. Il Gilardino che vedremo a Palermo, però confermera di essere un calciatore che ha sempre lavorato per la squadra, che si è sempre mantenuto in forma e in buona condizione e che si è sempre fatto trovare pronto in zona gol. Un giocatore da 184 gol con le maglie di Parma, Milan, Fiorentina, Bologna e Guangzhou. Gilardino sbarca a Palermo a 33 anni, in buona condizone, dopo essersi allenato in Italia per tre mesi con lo stesso impegno e dedizione degli anni passati e con la quella stessa voglia che ha contraddistinto la sua carriera: quella di far gol. Gol che servono al Palermo, per dare le giuste garanzie che tanto servivano a Iachini. 

Con Vazquez a servigli assist, per il neo attaccante rosanero sarà tutto più facile. Tre anni di contratto: resterà in Sicilia fino a 36 anni. In Italia attaccanti come Toni, Totti e Di Natale, che vanno dai 37 ai 39 anni segnano ancora con estrema continuità: Gilardino può davvero essere un perno anche per gli anni a venire. Quello del biellese è un acquisto insolito per il Palermo, una società abituata a vendere i campioni e a comprare giovani scommesse da lanciare al grande calcio: stavolta il Palermo ha scelto un calciatore che avesse vinto tanto per portare non solo esperienza, ma anche ulteriore pericolosità dentro l'area di rigore. Il violino, dunque, torna in Italia: adesso è pronto a suonarlo con la maglia rosanero e a far ricredere molti tifosi scettici.