L'uomo decisivo di Beppe Iachini è Stefano Sorrentino, unico portiere, ad ora, a non avere subito gol in questa partenza di campionato. Il portierone del Palermo è stato autore di due splendide prestazioni contro Genoa e soprattutto Udinese. Nell'ultima trasferta il capitano rosanero è stato fondamentale su più fronti e ha fatto sì che il Palermo ottenesse i 3 punti in quel del Friuli e restasse a punteggio pieno.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Stefano Sorrentino parla del suo amore verso Palermo e della forza della squadra, che, secondo il numero 70, è l'italo-argentino Franco Vazquez: "Ho l'onore di essere capitano inuna squadra dove lo è stato Corini. Per me Palermo è una seconda casa e forse è il futuro. Vazquez è la nostra ciliegina sulla torta, quando la palla va a lui il Palermo gira." Seconda casa appunto, perché Sorrentino è di Torino e non nasconde la sua fede calcistica da quando era bambino: "Ho sempre tifato per il Torino, la mia famiglia attualmente risiede in Piemonte, la mia casa è lì". Gli elogi non si fermano qui, ce ne sono anche per il Chievo Verona, squadra dove ha passato diversi anni e parte importante della sua carriera: "E' una squdra dove ci sono dei valori umani, si sta veramente bene".

Il portiere del Palermo si sofferma anche su un discorso tecnico e confida qualche segreto di campo: "Uso spesso i pugni perché devo cautelarmi nelle mischie con i giocatori molto alti, non voglio correre rischi". Infine, qualche parola sulla Nazionale azzurra: "Sarei il più felice del mondo se Conte mi chiamasse"