Il Palermo ha puntato su di lui, su Aleksandar Trajkovski. Attaccante macedone 23enne, preso dallo Zulte Waregem dopo 4 anni in Belgio. Iachini lo ha schierato sia contro il Genoa, facendolo entrare dalla panchina, sia contro l'Udinese, facendolo partire nel tridente con Vazquez e Quaison dall'inizio. Il macedone ha convinto anche i tifosi con una discreta grinta e qualità. 

Intervistato dal Corriere dello Sport, Trajkovski si racconta, dalle esperienze del suo paese, in Croazia e in Belgio fino all'approdo in Italia e alla Serie A, un sogno che si avvera, quello di giocare in una top league europea. Emulare i mostri del passato del Palermo che hanno trovato ingaggio nel maggiori club europei può essere un obiettivo: "Cavani, Pastore e Dybala hanno cominciato dal Palermo e ora sono al top. Questo è il mio trampolino di lancio". Il macedone rivela anche che non vedeva l'ora di trasferirsi in Italia: "La vita in Belgio era piatta, il clima non mi piaceva. Dopo quattro anni cercavo nuovi stimoli e un'altra sfida. Ho dato l'anima per un palcoscenico prestigioso. Eccomi. Qui comincia la mia storia e il mio sogno". Per l'attaccante del Palermo sono due i punti di riferimento per la sua carriera:  "Pandev in Macedonia è una leggenda, Zidane nel mondo. La tecnica ci accomuna. Ho giocato con Goran in Nazionale, lui ne era il capitano. Ci siamo salutati contro il Genoa augurandoci buona fortuna. Mi ha confessato che vuole tornare per l'Europeo".

Dal punta di vista tecnico, Trajkovski ha fatto vedere buone cose, lui spiega meglio le sue doti: "Mi so adattare e calcio con entrambi i piedi, con il mister ho trovato subito posizione in entrambi i moduli utilizzati, esterno prima o seconda punta. Il mister ha le idee chiare e le trasmette con semplicità, un vantaggio anche per i giovani". Un inizio come meglio non si poteva immaginare, due partite e due vittorie per il Palermo, che si ritrova in cima alla classifica con due gol fatto e zero subiti:  "Il primo posto ci spinge a fare sempre meglio, ma non crea illusioni. Però non scarto l'idea dell'Europa. Per quanto riguarda me, la gente mi ha accolto con entusiasmo e io mi alleno duramente per esserci, poi dipende da Iachini, mi manca solo il goal".

Infine, il giocatore racconta una passione che ha, quella dei film, specialmente la storia di Santiago Munez, protagonista di "Goal":  "Mi piace Goal!, la vicenda di un ragazzo umile che diventa campione. Nella mia terra è difficile arrivare nelle top league. Lì il sogno diventa realtà e i sogni, come le ambizioni, vanno allenati. Il mio attore preferito è Vin Diesel, tanti film di successo a cominciare da Fast and Furious. E se domani fosse l’ultimo giorno della mia vita... abbraccerei mia moglie e volerei verso l’infinito. Per noi il cielo non è mai stato un limite".