Non c'è due senza tre, si dice. Ma il Palermo confuta la tesi, non riuscendo a conquistare la terza vittoria consecutiva e abbandonando il sogno di guidare la classifica per almeno qualche ora. L'impegno col Carpi si rivela più difficile del previsto e il risultato finale di 2-2 nasconde tanta paura e difficoltà da parte della squadra di Iachini, che è brava a sfruttare due ingenuità della difesa di Castori per segnare le due reti. Ma che paura: prima l'autorete di Vitiello e poi il gol di Borriello avevano mandato avanti il Carpi. Djurdjevic subentra a Gilardino e salva i rosanero, che salgono a quota 7, mentre gli emiliani conquistano il primo punto in Serie A della loro storia.

LE SCELTE - Nessuna grande novità nell'undici mandato in campo da Iachini, che preferisce Hiljemark a Chochev in mezzo e inserisce Gilardino dal primo minuto in attacco, come già annunciato. Non c'è Rigoni, in mediana, squalificato Struna. Castori compie invece scelte importanti, a partire dal modulo, un 3-5-2 già sperimentato contro l'Inter: davanti coppia con Matos e Mbakogu, in mediana Bianco preferito a Marrone, panchina per Brkic, disastroso in questa prima parte di stagione, e Wallace, problemi di disciplina.

PRIMO TEMPO - Il Palermo comincia decisamente meglio e ci mette pochissimo a sbloccare la gara: Quaison scodella dalla sinistra un pallone in mezzo su cui si avventa proprio Oscar Hiljemark, ed è facile per lui battere Benussi da pochi passi, lasciato eccessivamente solo dalla difesa del Carpi. La partita si rallenta parecchio, il Carpi vive di fiammate mentre i rosanero pensano solamente a gestire, pagando la strategia attendista e subendo il gol del pareggio al 24': Mbakogu va via molto bene a destra e prova il cross basso, messo nella propria porta da Vitiello, che devia provvidenzialmente il pallone anticipando tutti e beffando Sorrentino. Il gol porta nuova linfa al Carpi e anche alla gara, mentre il Palermo non riesce più a giocare bene come prima, causa soprattutto l'ottima verve della squadra di Castori, che attacca benissimo dalla sinistra dove Gabriel Silva è ottimo protagonista. Lo stesso ex Udinese recrimina per un sospetto calcio di rigore non concesso però da Gavillucci per una presunta trattenuta.

SECONDO TEMPO - I gioielli del Palermo tra trequarti e mediana ricominciano a fare la differenza nella ripresa, Quaison in particolare è brillante e intraprendente: ci prova con un destro da fuori che è faicle presa di Benussi. Non è comunque facile il compito dei ragazzi di Iachini, che si trovano di fronte una squadra rifugiata spesso interamente nella sua metà campo, difendendo con due linee strette. Va vicino al gol Letizia, ma la sua conclusione di punta non trova la porta. L'incredibile accade al 64': Borriello, in campo da 20 secondi, riceve un'ottimo pallone di Matos in area e gira col sinistro trovando la porta e ribaltando totalmente il risultato, interrompendo anche il digiuno personale di quasi due anni. Vazquez guida la reazione, ma frutta davvero poco, è anzi ancora il Carpi a rendersi pericoloso con Matos (partita splendidamente interpretata la sua) e ancora Borriello, che vede un paio di botte di sinistro respinte da un pronto Sorrentino. Il pareggio arriva con Djurdjevic all'88', subentrato a Gilardino: Lazaar pennella dalla sinistra, difesa rivedibile del Carpi e incornata a due passi da Benussi che non ha i riflessi per respingere. Il finale è scarno di emozioni, la squadra di Castori si chiude e i padroni di casa sono esausti. Il Carpi conquista il primo punto in Serie A, Palermo rimandato.