Una sconfitta per far pensare, sia il tecnico Iachini, sia il presidente Zamparini. Non è il caso di parlare di possibili addii, ma qualcosa è cambiato. Attualmente il Palermo si trova al decimo posto con 7 punti in classifica in cinque partite, non malissimo come media, ma la storia del campionato ci dice che i rosanero hanno cominciato con due vittorie per 1-0. Nelle ultime tre partite, invece, il Palermo ha ottenuto un solo punto in casa col Carpi, poi due sconfitte, una a Milano col Milan e l'altra in casa col Sassuolo.

Proprio quest'ultima sconfitta ha fatto preoccupare i tifosi, non solo per il risultato, ma soprattutto per il gioco espresso e per la superiorità netta in campo dimostrata dagli uomini di Di Francesco. Non a caso, entrambe le vittorie sono giunte prima che si chiudesse il mercato, dopo il 31 agosto Iachini si è lasciato andare a qualche dichiarazione insofferente per la deficitaria campagna acquisti del Palermo. Parole che non sono piaciute a Zamparini, il quale ha rimproverato all'allenatore di non gestire al meglio la rosa e di non sfruttare a dovere i giocatori che ha, che, secondo il presidente, sono da Palermo, in grado di far arrivare i rosa in lotta per l'Europa League. Il caso più spinoso è sicuramente quello di Belotti, la sua cessione è stata come un fulmine a ciel sereno, con la società costretta frettolosamente a correre ai ripari acquistando Djurdjevic e Gilardino. Iachini si è lamentato di non essere stato informato della cessione in corso del 'gallo' al Torino. 

E' un caso che dopo questa mini polemica i risultati del Palermo non siano più gli stessi nonostante la pace fatta tra i due? Sta di fatto che il Palermo è vulnerabile in difesa e scarno in attacco, difficilmente crea occasioni pericolose. Tra l'altro Iachini sembra nervoso, due espulsioni segnalano mancanza di serenità. L'ombra di Guidolin si fa sentire su Iachini, l'anno scorso l'attuale tecnico rosanero uscì benissimo da una situazione difficile evitando l'esonero, adesso la partita col Torino in Piemonte potrebbe essere fondamentale. Decisiva sarà soprattutto la prestazione in difesa, perché si sa che in attacco le risorse che Iachini ha a disposizione sono limitate e un 3-5-2 come l'anno scorso non sarebbe idoneo data l'assenza di un giocatore alla Dybala.