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Palermo, Trajkovski: "Voglio essere importante, i nuovi faranno bene"

L'attaccante macedone protagonista in conferenza stampa.

Palermo, Trajkovski: "Voglio essere importante, i nuovi faranno bene"
Palermo, Trajkovski: "Voglio essere importante, i nuovi faranno bene"
cammuplux
Di Francesco Cammuca

Alex Trajkovski si unisce alla schiera di chi vuole cancellare l'ultima annata nera con il Palermo. L'attaccante macedone, protagonista in conferenza stampa nel terzultimo giorno di ritiro a Bad Kleinkirchheim, dopo la prima stagione di apprendistato si aspetta qualcosa in più: "Abbiamo vissuto una stagione difficile, per me era la prima stagione in serie A. Ho potuto vedere come si gioca in Italia, mi sono ambientato e adesso in questa seconda stagione penso che dovrò fare meglio della prima. Sto lavorando bene per me stesso e per la squadra, non dobbiamo ripetere quanto è successo l'anno scorso. I miei gol? Se in partita ci sono le occasioni per fare gol, sono tutti importanti per il risultato. La cosa più importante per un attaccante è fare gol per aumentare la fiducia. Più occasioni si creano, più facile è segnare. Non conto il numero di gol che faccio, ma è ovvio che mi piacerebbe farne il più possibile. Penso solo a fare bene qua, l'atmosfera nello spogliatoio è buona e lavoriamo per l'inizio della stagione".

Il legame tra Trajkovski e la piazza di Palermo si è rinsaldato a fine stagione, quando l'ex Zulte Waregem ha deciso di restare in città per trascorrere le vacanze. Due settimane sulla spiaggia di Mondello, al fianco della moglie incinta, e poi via verso la Carinzia in compagnia dei suoi compagni: "Sono rimasto in vacanza a Palermo, è una città in cui mi trovo bene e la spiaggia di Palermo mi piace molto. Ero giù con mia moglie e altri due parenti, abbiamo trascorso delle belle vacanze, ci siamo rilassati un po' e mi sono goduto delle belle giornate. Palermo mi piace, ho preferito trattenermi due settimane prima del ritiro, ma ora penso solo a lavorare. Mio figlio nascerà a novembre".

Uno dei problemi che Trajkovski sembra essersi messo alle spalle è quello relativo alla lingua. Per uno straniero è sempre difficile adattarsi con l'italiano, ma aver avuto a che fare con i suoi compagni più esperti lo ha aiutato sotto questo aspetto: "Quando sono arrivato a Palermo era difficile anche sul piano linguistico, ma ho trovato in ritiro subito i miei compagni, in modo da imparare più velocemente l'italiano. È una lingua difficile, dopo un solo anno non è facile parlarlo bene. L'anno scorso abbiamo cambiato tanti allenatori, per una squadra è sempre difficile soprattutto perchè ci sono novità tattiche tra uno e un altro. Se si resta sempre con lo stesso allenatore è qualcosa di positivo per il gruppo".

Infine qualche battuta relativa a quelli che sono stati i suoi compagni di reparto in ritiro. Fatta eccezione per Robin Quaison, un vero e proprio veterano in rosanero, la curiosità è tutta per Balogh, Embalo e Nestorovski, i tre volti nuovi del tridente del Palermo: "Con Balogh siamo qui da quasi un anno, conosco Nestorovski dalla nazionale. Con loro due mi trovo benissimo in campo e fuori, siamo molto amici e credo che hanno entrambi le qualità per fare bene al Palermo. Ilija ha un grande senso del gol, Norbert è un attaccante che si esalta nell'1 contro 1 in velocità. Quando è arrivato Nestorovski, Balogh non aveva giocato molto. In ritiro stiamo migliorando l'intesa tra di noi, anche con Embalo che l'anno scorso era in prestito a Brescia. Con loro mi trovo bene, sono giocatori di qualità e vogliono giocare, sono convinto che siano pronti per la serie A".