Il post Cassano, è ancor più buio. La situazione critica del Parma non sembra affatto arrestarsi, anzi, sta per mietere nuove vittime: anche se il termine potrebbe sembrare forzato, in questa situazione non lo è. I giocatori sono stufi di sentirsi presi in giro e, nonostante continuino a dare il massimo in campo come contro la Juventus in Coppa Italia, la situazione sta diventando davvero insopportabile. Lodi, Acquah, Galloppa e Paletta saranno i prossimi calciatori a lasciare la società ducale. Rispetto a quanto fatto da Antonio Cassano, anche se in termini e condizioni economiche differenti dal barese, i quattro calciatori hanno richiesto la cessione nella finestra di mercato in corso. Qualora non dovesse concretizzarsi un passaggio ad un'altra società, si valuterà il futuro (svincolo). Insomma, il caos regna sovrano e la smobilitazione societaria e non solo, sembra oramai cosa inevitabile. 

L'APPELLO - Anche il sindaco Federico Pizzarotti si è scomodato sull’argomento: "Come rappresentante di tutti i cittadini chiedo che sia fatta chiarezza. È necessario che la proprietà si presenti. Con la fine dell’era Ghirardi si è chiuso un altro ciclo. A un mese di distanza, però, ci sono ancora tanti dubbi da sciogliere. Come capo dell’Amministrazione chiederò formalmente di avere certezze in ordine all’utilizzo dello stadio e alla regolarizzazione dei pagamenti relativi ai canoni di affitto, ai proventi della pubblicità e all’utilizzo di altri impianti comunali, ben consapevole che la situazione dell’Azienda “Parma Calcio” non deve avere ricadute economiche dirette su un patrimonio (il Tardini e gli impianti sportivi) che appartiene all’intera comunità".

L'ULTIMA GOCCIA? - Come si lavora in queste condizioni? Come si prendono accordi con altre società se la tua società è assente? Ecco la goccia, l'ennesima, sembra aver fatto traboccare il vaso anche di uno degli ultimi baluardi: Pietro Leonardi. L'Amministratore Delegato parmense, che inizialmente sembrava essersi estraniato quasi dalla situazione, si ritrova invece al centro dell'uragano, pronto a lasciare anch'egli il timone e dimettersi. Come biasimarlo? Leonardi è irritato ed inorridito dall'atteggiamento che la nuova proprietà sta portando avanti: si va avanti sul mercato, alla ricerca di nuovi giocatori, nel frattempo però non vengono corrisposti gli stipendi ai tesserati già in rosa. Insostenibile.

IL BALUARDO - L'ultimo baluardo che sembra arrampicarsi alla barca oramai alla deriva sembra essere Roberto Donadoni. Encomiabile la pazienza e la professionalità (non che gli altri non l'avessero mantenuta fin qui) dell'allenatore bergamasco che cerca di nascondere tra le parole il malcontento che profonde la situazione societaria. La domanda è: quanto durerà l'ex ala del Milan? Quanto potrà durare la situazione parmense in questo stato? Al peggio non sembra esserci davvero fine.