"Scendendo in campo in situazioni di emergenza e di acclarata difficoltà economica come quella del Parma, il rischio è quello di rientrare in vicende poco gratificanti per il mondo dello sport, legate a risultati non corretti e quindi mettersi a rischio diventa difficile per i singoli giocatori". Queste le parole di Damiano Tommasi, Presidente dell'AIC,che si è espresso sulla difficile situazione del Parma, paventando il rischio del Calcio Scommesse. "Con quello che è successo negli anni scorsi e purtroppo sta succedendo ancora a livello internazionale legato alle scommesse ed alla regolarità dei campionati, c'è preoccupazione", specifica il numero uno del sindacato dei calciatori, intervenuto in conferenza stampa dopo il rinnovo dell'accordo fra Coni e il ministero del Lavoro per la promozione delle politiche di integrazione nello sport.

Ha poi continuato Tommasi: "E' intollerabile che succeda ciò nella Serie A di oggi. Con i contratti Tv che ci sono e la programmazione che dovrebbe essere pluriennale. Siamo seriamente preoccupati. Dopo la scadenza di metà febbraio giustamente i giocatori si vorranno tutelare". Il Presidente dell'AIC si sofferma poi sulle possibili soluzioni, affinchè ciò che si è verificato a Parma non accada più: "Abbiamo visto che le norme che ci sono non sono sufficienti per evitare che una squadra arrivi a febbraio ed abbia pagato una sola mensilità da inizio stagione - conclude -, una società di Serie A non potrebbe neanche permettersi di saltare un mese. Bisogna essere più restrittivi visto che si parla di realtà che da un punto di vista economico sono garantite da contratti importanti".