Sembra ormai una storia senza fine quella del crack societario del Parma FC. Questa mattina è stato arrestato il presidente Manenti. L’accusa nei confronti del numero 1 della società ducale, è quella di reimpiego di capitali illeciti,autoriciclaggio e peculato, con l'aggravante del metodo mafioso. Il fermo è scattato all'interno dell'operazione "GFB-Oculus",  iniziata alle prime ore del mattino dai finanzieri del nucleo di Polizia tributaria di Roma delegata dalla Procura della Repubblica della capitale. Insieme a Manenti sono state arrestate altre 21 persone, e sono stati perquisiti anche gli uffici del Parma a Collecchio.

Non hanno tardato ad arrivare i commenti pungenti delle personalità coinvolte in questa storia, che finalmente sembra prendere una piega conclusiva. Questo il commento di Fiorenzo Alborghetti, l'uomo che aveva il compito di gestire la parte finanziaria del Parma dopo l'arrivo di Tasci e che aveva affiancato lo stesso Manenti nella gestione della società ducale: "Non me l'aspettavo. Avevo la sensazione che si trattasse di una persona che al massimo millantasse di avere dei capitali senza però avere niente in mano ma da quello che traspare non è così. La moglie fa la badante, vivono con la pensione della madre... Però meglio così: ce lo siamo tolti di mezzo".

Stizzito il commento del numero uno della città emiliana: "Lo dissi da subito: a Parma nessun spazio per i disonesti. Nessun sciacallo tocchi i parmigiani, la città e la nostra squadra. #SaveParma".Questo il tweet di Federico Pizzarotti, arrivato poco dopo l'annuncio dell'arresto del presidente del Parma. Il sindaco aveva interrotto ogni tipo di rapporto con il numero 1 crociato dopo l'ultimo incontro in Comune, dove Manenti non aveva presentato alcune garanzie economiche. Nei giorni scorsi l'amministrazione municipale, tramite la sua partecipata ParmaInfrastrutture, aveva anche revocato la concessione dello stadio al club ducale.

Questo infine il commento del capitano del Parma, Alessandro Lucarelli"Non ho niente da dire, voglio capire prima quelle che sono le motivazioni, se c'entra il Parma o meno. Non mi sento di fare nessuna dichiarazione se non che ogni giorno prendiamo bastonate in faccia, e parlo della città, della tifoseria, della squadra. Mi auguro che prima o poi tutto questo finisca perché non ne possiamo più. Se sarà difficile poter giocare domenica (alle 15 al Tardini è in programma Parma-Torino, ndr)? È da tanto che è difficile giocare, non è da ora. È da novembre, per tutta una serie di motivazioni stiamo andando avanti, lo facciamo per le persone che ci stanno dietro, ma verrebbe voglia veramente di chiudere tutto. Sta diventando una farsa, e lo dico con tristezza, perché è tutto uno schifo". 

Adesso, come annunciato anche da Lucarelli, è a forte rischio Torino-Parma. Dopo le 11 ci sarà una conferenza stampa presso la sede del Nucleo polizia tributaria di Roma, alla presenza dei procuratori aggiunti Nello Rossi e Michele Prestipino Giarritta, dove si capiranno meglio le sorti del Parma FC