"Ho detto a febbraio che sarei rimasto anche in D: non mi sono rimangiato la parola. Io sono morto insieme al Parma e con il Parma voglio rinascere. L’obiettivo è stimolante. Sono sincero: nonostante i 38 anni, ho ricevuto qualche telefonata per rimanere tra i professionisti. Ma non mi interessa".

Alessandro Lucarelli non lascia la barca che è appena naufragata, anzi. Il Capitano del Parma, ieri così come oggi, conferma di volersi mettere a remare più forte di prima, nella speranza di tornare al più presto nel calcio che conta. Durante un'intervista a Parmafanzine ha così analizzato la nascita della nuova società: "Ho parlato con tutti coloro che si sono dimostrati interessati alla società: sono sempre rimasto in contatto con Corrado negli ultimi mesi. Parma 1913 è ripartito una settimana fa: il gruppo era rimasto in disparte per lasciare spazio a chi voleva salvare il titolo sportivo. Dal momento che il tentativo non è andato a buon fine, Marco Ferrari ha deciso di continuare il percorso intrapreso confermando la sua voglia di contare su di me nel progetto. Ho dato piena disponibilità a tutti. L’ho fatto per il bene del Parma non per un interesse personale”.

Lucarelli infine parla e spera anche di un possibile ripescaggio della società gialloblù in Lega Pro, qualora alcune delle squadre non dovessero iscriversi o se la bufera del calcioscommesse dovesse abbattersi su altre: "In questa categoria ci sono anche il Pisa e la Reggiana: sarebbero due derby niente male per me. È difficile pensare a una soluzione del genere, viste le norme attuali. Tuttavia c’è una crisi incredibile: le squadre che potrebbero essere ripescate forse non hanno i 500.000 euro necessari. Mi auguro che alla fine venga fatta la richiesta al Parma che, sicuramente, si farà trovare pronto".

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