Vietato fare pronostici, potrebbero essere sbagliati in ogni caso. La Serie B si dimostra anno dopo anno sempre più imprevedibile e aperta a ogni risultato, e i PlayOff non sono da meno. Chi l'avrebbe detto che Pescara e Avellino sarebbero state in grado di vincere in trasferta, con un solo risultato a disposizione su tre, contro Perugia e Spezia? Chi l'avrebbe mai detto che una squadra neo-promossa e ripescata come il Vicenza sarebbe arrivato a giocarsi la promozione in Serie A? Probabilmente in pochi, eppure stasera all'adriatico il Delfino affronta i biancorossi nella gara d'andata valevole per le semifinali. Il grande salto è sempre più vicino, ma sarà una sola ad accompagnare Carpi e Frosinone nella massima categoria.

Un Pescara veramente in rampa di lancio, sotto tutti i punti di vista: a pochi giorni dall'ultima giornata di campionato, Massimo Oddo, allenatore della primavera, viene promosso in prima squadra a scapito di Marco Baroni. E alla 42esima in terra abruzzese arriva il Livorno per uno spareggio per continuare a sognare: 3-0 senza appello e Pescara al quarto di finale, nel quale ha poi espugnato il Curi di Perugia. Con un solo risultato a disposizione, centrato in pieno. Un attacco quasi da Serie A, una difesa rivedibile: Oddo ha dovuto sistemare i meccanismi nel reparto arretrato, per il resto già tutto andava alla grande. E per un esordiente ottenere due vittorie di così grande calibro non è per nulla male.

Chi di esperienza ne ha invece parecchia è Pasquale Marino, uno che ha allenato anche in Champions League, sulla panchina dell'Udinese, e che la partita la vive da ex: lo scorso anno ha infatti guidato il Pescara dall'inizio della stagione al 22 febbraio, raccogliendo 40 punti in 29 partite e venendo esonerato. Dopo qualche mese a casa, la chiamata del Vicenza e la grande corsa: 58 punti in 31 partite con una squadra ripescata, una promozione diretta solo sfiorata e infine il quarto posto valevole per i playoff. Una specie di miracolo sotto certi punti di vista, e potrebbe non essere ancora finita.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Nonostante i suoi siano scesi in campo solamente tre giorni fa, Massimo Oddo non dovrebbe apportare modifiche alla formazione iniziale, insistendo sul 4-2-3-1 (o 4-3-3) che ha portato ottimi frutti nella trasferta di Perugia. Tra i pali dunque Fiorillo, con Salamon e Fornasier centrali, mentre sulle fasce agiranno Zampano e Pucino, quest'ultimo verosmilmente sull'out di sinistra. In mediana vicino a Memushaj ci sarà ancora il giovanissimo Torreira, con Bjarnason più avanzato per sfruttare gli inserimenti e il suo tiro. Tridente inamovibile: Melchiorri unica punta, Politano e Pasquato larghi.

Due assenze decisamente molto pesanti per quanto riguarda invece il Vicenza: Marino dovrà infatti fare a meno di Di Gennaro e Cocco, rispettivamente fantasista e bomber della squadra. Marino dovrebbe affidarsi al 4-3-3 visti i due squalificati di lusso: tra i pali spazio a Vigorito, con la linea a quattro davanti a lui formata da Sampirisi, Brighenti, Gentili e D'Elia. In mediana Moretti giocherà centralmente, mentre ai suoi lati agiranno Sbrissa e Cinelli. Tridente in avanti formato da Laverone e Ragusa sugli esterni e Petagna unica punta.

LE PAROLE DELLA VIGILIA

Ha parlato nella tradizionale conferenza stampa della vigilia Pasquale Marino, guida e faro di questo splendido Vicenza dei miracoli. Nonostante le assenze il tecnico è fiducioso, ma rispetta l'avversario: "La posizione privilegiata di classifica conta perché abbiamo risparmiato qualcosa in più rispetto ai nostri avversari. Poi il fatto di arrivare prima può avere anche un valore relativo e i pronostici stessi essere invertiti. Ci mancano giocatori come Cocco e Di Gennaro, Manfredini e Spinazzola. Si tratta di assenze importanti, ma confido nella volontà del gruppo. Davanti a delle defezioni i ragazzi chiamati a giocare si sono sempre fatti trovare pronti. Punteremo a fare ugualmente una grande partita contro uno degli avversari più forti del campionato a livello di organico, di quantità e di qualità". Una sfida importante per cui il tecnico non cerca alibi e chiede il massimo: "Se uno parte accontentandosi dei due risultati che può disporre perde la sua identità, magari è successo così al Perugia che giocava su due risultati. Il Vicenza possiede una fisionomia di gioco e con questo atteggiamento siamo arrivati sino a qui. Se lo cambiamo può essere pericoloso, non possiamo fare troppi calcoli, casomai nella gestione delle forze. Se riusciremo a passare questo scoglio bisognerà alternare bene la disponibilità di uomini che abbiamo".

Ovviamente non può mancare un commento sul passato proprio a Pescara, terminata con l'esonero: "Posso dire che nel nostro lavoro l’esonero ci sta, abbiamo attraversato un periodo negativo e quando si verifica è chiaro che la società punti ad invertire la rotta e cercare una scossa. Sono stato molto bene a Pescara, sia con la dirigenza, con la stampa, con i tifosi. La società si è comportata bene anche nella risoluzione del contratto, hanno capito che volevo il Vicenza e mi hanno accontentato. Certo non pensavo minimamente di arrivare con il Vicenza a giocarmi una semifinale di play-off. Essere arrivati qui è piacevole per l’ambiente che si è creato, ha generato gioia, entusiasmo, anche all’interno degli spogliatoi". E infine parole anche per l'allenatore avversario: "Mi fa piacere che Oddo abbia elogiato il nostro lavoro, significa che abbiamo fatto bene. Altrettanto ha fatto lui presentandosi alla prima esperienza offrendo prestazioni e risultati. L’impatto che ha avuto con questo campionato è stato decisamente importante. Sebastiani ha avuto questa intuizione, ci ha visto lungo, non avrebbe rischiato la mossa se non credeva nelle qualità di un allenatore che ha potuto vedere all’opera durante la stagione alla guida della Primavera".

Soddisfazione per quanto fatto fino a qui, ma ancora tanta voglia di migliorare e di sognare: queste le idee di Massimo Oddo alla vigilia del match dell'Adriatico. "Ripeto che siamo forti - ha detto il tecnico in conferenza stampa - anzi adesso abbiamo ancor più convinzione. Chiaramente il confine tra presunzione e convinzione è sempre molto sottile… Bisogna stare attenti". Meriti anche al suo staff: "Ho portato i migliori, gente di alto livello con esperienza e il merito è soprattutto dei miei collaboratori". A chi gli fa notare la necessità di migliorare sulle palle inattive, Oddo risponde in contropiede: "Secondo me siamo migliorati. 9 corner subiti in 2 partite, zero gol. un gol preso da punizione laterale, ma in fuorigioco...".

E sull'avversario: "Non ci nascondiamo dietro a questo ma sappiamo che loro hanno qualità. Vogliamo fare una grande partita e vincere ben sapendo che nel calcio nulla è assicurato. Nemmeno il 3-0 ci metterebbe al riparo da brutte sorprese. Da oggi fino a domani sera parlero solo del Vicenza, non dei singoli giocatori biancorossi". Non anticipa però nulla sulla formazione: "Non posso rispondere perché devo valutare come stanno i ragazzi, ma credo che stiano benissimo. Vedremo se qualcuno avrà bisogno di riposo, ma credo che in tali circostanze conti di più l’aspetto mentale".

IL GEMELLAGGIO

"Pescara-Vicenza, nessuna differenza, Vicenza-Pescara, nessuno ci separa": ecco da anni il motto di questa fratellanza. Al Menti fa spesso capolino uno striscione dei Rangers, il principale gruppo di tifoseria organizzata della squadra abruzzese, e ad ogni loro gol parte un boato, poi un applauso. Quello tra le due tifoserie è un gemellaggio storico, nato il 9 gennaio del 1977, quando oltre tremila Pescaresi invasero praticamente la città veneta. L'amicizia nacque in quell'occasione, con i biancazzurri che espugnarono il Menti, e con i sostenitori vicentini che, nonostante la delusione, salutarono l'uscita dallo stadio degli avversari con un clamoroso e sincero applauso. E così anche nella gara di ritorno i sostenitori biancorossi furono accolti calorosamente dai pescaresi, ricambiando l'ospitalità ricevuta. Al termine del campionato le due tifoserie festeggiarono inisieme le promozioni delle rispettive squadre.

L'anno successivo, grazie agli accordi presi dai capi ultras, ci fu il gemellaggio ufficiale, avvenuto in occasione della gara Vicenza - Pescara (1977/1978) dove nel prepartita Ciro, capo dei Rangers, e Moreno, leader degli ultras vicentini, si scambiarono le sciarpe a centrocampo. Una storia lunga piu di trent'anni che nonostante la tante traversie è felicemente destinata a rinnovarsi. Il più delle volte questo gemellaggio non ha mai impedito che in campo le due formazioni si dessero battaglia (il 6-0 in favore degli abruzzesi del 2012 lo testimonia), ma la festa sugli spalti è sempre terminata davanti ad una buona tavola imbandita. Un rituale che si ripete da anni e che anche in occasione del ventennale del gemellaggio (il 3 settembre 1997 in Pescara-Vicenza di Coppa Italia) e del trentennale, i vari club hanno sfoderato bandiere e tovaglie.

L'ARBITRO

La gara sarà diretta dal sig. Luca Pairetto della sezione di Nichelino coadiuvato dagli assistenti sig. Stefano Alassio della sezione di Imperia, sig. Stefano Liberti della sezione di Pisa e dal quarto ufficiale sig. Lorenzo Gori della sezione di Arezzo. Addizionali di porta sig. Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta e sig. Davide Ghersini della sezione di Genova. Pairetto ha esordito in Serie B il primo settembre 2012, e ha diretto 6 volte il Pescara: 4 vittorie, un pareggio e una sconfitta quando gli abruzzesi lo hanno incrociato. Bilancio positivo anche per il Vicenza, che ha vinto 3 gare su 4, aggiungendo un pareggio.

STATISTICHE E NUMERI

I precedenti in terra abruzzese tra i due club sono 21 e vedono 9 vittorie del Pescara, altrettanti pareggi e 3 successi veneti, ultimo dei quali, però, risalente al 15 novembre 1999, 1-0 in B, con rete decisiva di Fabio Viviani. Pescara in forma ed a segno da 11 partite di fila, per un totale di 18 gol, con ultimo stop in Pescara-Bari 0-0 del 20 marzo scorso; non solo: in 4 delle ultime 6 gare interne, i biancazzurri hanno mantenuto inviolata la propria porta. Il Vicenza, che ha ai box perchè appiedati dal giudice sportivo, Cocco e Di Gennaro, ha segnato 3 gol nelle ultime 5 giornate di campionato, di cui 2 firmati Cocco e 1 Di Gennaro, proprio i due grandi assenti. Grande ex Pasquale Marino, l'anno scorso allenatore biancazzurro, fino all'esonero del febbraio 2014. Attenzione alle riprese del Vicenza, squadra che in regular season ha guadagnato ben 19 punti nei secondi tempi, rispetto ai propri risultati al 45'. Nel campionato cadetto 2014/15 il doppio confronto tra abruzzesi e veneti era terminato 2-1 per i veneti in casa all'andata, 2-2 in Abruzzo al ritorno.