Il trionfo del Chelsea in Europa League è l'ennesimo successo in campo internazionale di Rafa Benitez che, a differenza di Roberto Di Matteo, non riceverà il premio della conferma da Roman Abramovich. Il tecnico spagnolo ha convissuto per mesi e mesi con uno spogliatoio che già conosceva il destino del suo condottiero, eppure è riuscito a condurre la nave verso approdi sicuri: il terzo posto (momentaneo ma quasi al sicuro) in Premier League e la conquista del secondo trofeo internazionale consecutivo per i 'Blues'.

Anche per questo, il suo nome è uno dei più 'chiacchierati' in Italia, soprattutto in ottica Napoli. L'ex allenatore dell'Inter piace molto ad Aurelio De Laurentiis per il dopo Mazzarri, ma, ironia della sorte, è tornato di moda anche in casa Roma come alternativa al tecnico toscano che potrebbe preferire altre destinazioni a quella giallorossa. La pista appare tuttavia molto complicata, vuoi per l'elevato ingaggio percepito dall'iberico e dal suo immenso staff, vuoi perché don Rafa ama ragionare da manager all'inglese, con un ruolo importante nelle dinamiche di mercato che, invece, Walter Sabatini ama gestire quasi totlamente in proprio, a parte rare eccezioni.

Dopo aver fallito la scelta della guida tecnica per due anni consecutivi, la società capitolina non può permettersi altri rischi ed ecco perché anche il nome di Marcelo Bielsa, tornato in auge proprio oggi, sembra non incarnare l'identikit ideale del timoniere cui affidare la stagione della rinascita. Personalità forte e non priva di screziature a volte incomprensibili, quella dell'argentino ha sempre reso meglio nelle competizioni di breve durata o con poche gare da disputare. Al raggiungimento della Finale di Europa League e di Coppa del Re dello scorso anno, ad esempio, non hanno fatto da contraltare le prestazioni in campionato, dove l'Athletic Bilbao ha chiuso al decimo posto (con una media punti di 1,29 a partita, meno della Roma di quest'anno, il cui score recita 1,59, e di quella di Luis Enrique, 1,47).

Dati alla mano, rimanendo alla lettera B del taccuino di Walter Sabatini, la scelta che presenterebbe meno insidie (economiche, caratteriali e tecniche) tra le alternative ad Allegri e Mazzarri sembra essere quella di Laurent Blanc. L'ex Ct della Francia ha maturato una buona esperienza internazionale in questi anni e conosce molto bene il campionato italiano per avervi militato da calciatore con le maglie di Napoli e Inter. La sua media-punti sulla panchina del Bordeaux dei miracoli è di ben 1,92 a partita. Se la dirigenza giallorossa decidesse di virare con decisione sull'allenatore francese, il primo passo da compiere sarebbe quello di ricucire i rapporti con lo stesso che, a giudicare dalle parole del diretto interessato, non devono essere idilliaci dopo il corteggiamento dello scorso febbraio. La matassa da dipanare è veramente molto intricata. A Trigoria lo sanno, ed è per questo che attendono con trepidazione la decisione dell'attuale allenatore del Napoli. Attendono e scrutano l'orizzonte, in cerca di nuovi scenari.