La Coppa Italia è della Lazio per la sesta volta nella propria storia. La Roma esce a testa bassa da una partita che non ha mai saputo prendere in mano. La carica trasmessa dai tifosi durante l’intera settimana non è servita, il primo trofeo della gestione americana è ancora rimandato. Con questo successo i biancocelesti ottengono anche la qualificazione in Europa League e la possibilità di giocarsi la Supercoppa italiana contro la Juventus.
 
Andreazzoli sceglie il modulo che, fino ad oggi, ha dato più sicurezza alla sua squadra: il 4-2-3-1 con Marquinhos e Balzaretti esterni bassi di difesa e la coppia Bradley-De Rossi a fare muro a centrocampo. Unica punta Destro, che vince il ballottaggio con Osvaldo.
 
Petkovic schiera i suoi con il consueto 4-1-4-1. Gonzales non ce la fa, al suo posto Onazi. Unica punta quel Miroslav Klose che è stato spesso decisivo nei recenti derby.
 
PARTITA BLOCCATA – Il primo tempo dell’Olimpico si apre con la grande occasione per Klose dopo quattro minuti, ma il tedesco non trova la porta dopo una corta respinta di Lobont. Risponde Bradley con un’ottima incursione offensiva, ma il suo tiro è troppo angolato. Dopo un avvio di fuoco, le squadre si chiudono in difesa e non si scoprono, fioccano così le conclusioni dalla distanza: ci provano in sequenza Totti, Lamela, Candreva e Ledesma senza mai impensierire gli estremi difensori avversari. La partita è comunque molto dura, sono ben cinque i cartellini gialli mostrati da Orsato a Ledesma, Balzaretti, Marquinho, Hernanes e Klose. Nel finale si riaccende la gara con ancora il numero 11 biancoceleste che di testa impensierisce Lobont e, proprio allo scadere, con Destro che sempre di testa alza troppo la mira. Si va negli spogliatoi senza recupero e sullo 0-0.
 
ROMA IMPALPABILE – Al rientro non arriva la scossa: squadre sempre contratte e costrette al tiro da lontano. La partita si vivacizza intorno al 70’ con Klose e Totti che hanno due ottime chance, sprecate. Il gol per la Lazio arriva poco dopo: Candreva mette al centro, Lobont smanaccia male e per Lulic è un gioco da ragazzi mettere dentro. Reazione immediata, punizione di Totti, Marchetti ha un grande riflesso e mette sulla traversa. Nel finale le squadre si allungano, ma sono i biancocelesti ad andare più vicini al raddoppio che i giallorossi al pareggio. C’è tempo per l’espulsione di Tachtsidis direttamente dalla panchina e, dopo quattro minuti abbondanti di recupero, la Lazio può festeggiare.
 
Tutto dipendeva da questa partita, la Roma stecca di nuovo la gara più importante. Ennesima stagione senza trofei, ennesima stagione senza Europa, ennesima stagione senza carattere.