DE ROSSI – L’Italia di Mister Prandelli si trovava ad affrontare due partite chiave, che potevano consegnare la qualificazione anticipata al Mondiale brasiliano, contro Bulgaria e Repubblica Ceca. L’unico romanista a scendere in campo è Daniele De Rossi, ormai inamovibile negli schemi del Ct azzurro grazie anche alla sua grande duttilità. Contro i bulgari il centrocampista di Ostia è autore di una gara ordinata. Schierato come intermedio al fianco di Pirlo e Thiago Motta partecipa sia alla fase offensiva che difensiva con la consueta generosità. La prestazione non è sicuramente all’altezza di quelle viste nelle prime uscite con la maglia giallorossa, ma è decisivo nel dare sostanza e qualità al centrocampo e ad aiutare la difesa. Parlavamo dunque di duttilità, qualità mostrata pienamente nella seconda partita, quella contro la Repubblica Ceca. Per contrastare Kozak, unica punta ceca, Prandelli si affida ad una difesa a tre arretrando De Rossi come vertice basso al fianco di Bonucci e Chiellini, ruolo ricoperto in Nazionale anche durante l’Europeo dello scorso anno. “Capitan Futuro” dimostra di trovarsi a suo agio anche nella nuova posizione anche se risulta parzialmente responsabile del gol del vantaggio ceco. Dopo il gol ospite il Ct decide di cambiare modulo riportando De Rossi  nel suo ruolo naturale. Il centrocampista partecipa con insistenza alle azioni offensive e allo stesso tempo dà sostanza al centrocampo. La mossa è vincente e l’Italia, ribaltando il risultato, porta a casa la qualificazione anticipata. Per De Rossi sarà il terzo mondiale, da vivere nuovamente da protagonista.

PJANIC – Vicina a raggiungere il mondiale anche la Bosnia di Pjanic, impegnata nella doppia sfida contro la Slovacchia. Nella gara di andata arriva però una sconfitta amara, complicando i piani di qualificazione diretta dei bosniaci. Pjanic dimostra anche in questa partita tutta la sua classe ma è l’intera squadra che non riesce a rendersi pericolosa. La musica cambia però nella seconda gara, con la Nazionale bosniaca che ribalta l’iniziale svantaggio portando a casa una vittoria che la spinge verso il Brasile. Il centrocampista giallorosso non brilla particolarmente ma, con la sua gara ordinata, contribuisce alla vittoria.

STROOTMAN – A completare il centrocampo giallorosso in Nazionale c’è l’olandese Kevin Strootman. Anche per lui due gare importantissime, contro Estonia e Andorra, che valgono la qualificazione al Mondiale. Contro la selezione estone arriva un inaspettato pareggio acciuffato al 90’ grazie ad un rigore trasformato da Van Persie. Nella seconda gara, quella della qualificazione, la vittoria risulta più agevole grazie alla doppietta dell’attaccante dello United. In entrambi i match Strootman si limita a mettere ordine in mezzo al campo senza deliziare la platea con sortite offensive o giocate illuminanti. È comunque buona l’intesa con i suoi compagni di reparto e le premesse per vivere un mondiale da protagonista ci sono tutte.

MAICON – Faceva il suo ritorno nella Selecao dopo due anni ed era la sua grande chance per dimostrare di meritare la chiamata per il Mondiale di casa. Dopo le ottime prestazioni con la maglia giallorossa Maicon si riprende anche quella verdeoro, grazie all’assenza del titolare Dani Alves, e lo fa con due prestazioni convincenti. Nella prima contro l’Australia si rende protagonista di una gara perfetta, tanto che la stampa brasiliana esalta il suo definitivo ritorno. Più complicata invece il match con il Portogallo in cui il terzino regala il gol del vantaggio lusitano con uno sciagurato retropassaggio di testa. Dopo l’episodio però Maicon continua a spingere sulla fascia contribuendo con le sue avanzate alla vittoria della Selecao.

GERVINHO e TOROSIDIS – La Nazionale della Costa d’Avorio contro il Marocco ottiene un pari che legittima il primato nel girone. Per Gervinho 90 minuti di corsa a supporto della punta Drogba. Ottime le prove di Torosidis con la sua Grecia. Il terzino, punto fermo della nazionale ellenica, contribuisce alla vittoria contro il Liechtenstein grazie al suo assist per il gol di Mitroglou e regala una prestazione super contro la Lettonia con le sue frequenti e pericolose sortite offensive.

BENATIA, BRADLEY, LOBONT e FLORENZI – Solo panchina per questi quattro giocatori. I primi due sono stati bloccati da un infortunio, mentre Lobont e Florenzi non hanno trovato spazio nelle due sfide delle proprie Nazionali. A fermare Bradley è stato un problema alla caviglia rimediato durante il riscaldamento. L’esito degli esami ai quali si è sottoposto ha determinato che si tratta di una distorsione di secondo grado. Per Benatia invece i problemi sono al ginocchio destro e il tecnico ha preferito non rischiarlo in una gara inutile ai fini della qualificazione.