Ancora prudenza. La Roma non ha vinto nulla ancora oggi. I risultati ci sono e sono sorprendenti ma i conti si fanno a fine stagione e la capolista per adesso ancora non ha messo nulla in tasca. Primi in classifica, con la miglior difesa del campionato, Garcia si affaccia alla sfida col Bologna ammonendo chi pensa sia una sfida già vinta. "Il pericolo è pensare che la gara di domenica sia già vinta. Invece probabilmente col Bologna sarà la partita più difficile dall'inizio della stagione. Dovremo essere al 100%, e forse anche qualcosa in più, per vincere. Per ora abbiamo vinto 5 partite, ma dobbiamo fare di tutto per allungare la striscia, e per riuscirci serve la massima concentrazione. Siamo al comando per il momento, ma se vediamo dietro abbiamo solo due punti di vantaggio e non su piccole squadre, quindi c'è ancora tanto da fare, non serve a nulla parlare ora della classifica". Perciò lavorare duro, anche questa domenica sera. Anche perchè non scordiamo che il Bologna di Pioli ha l'arma in più in Diamanti. "Abbiamo studiato quasi tutte le partite del Bologna" svela il tecnico francese "ed è vero che è una squadra che ha molte qualità e può segnare gol. E poi ha un giocatore molto importante come Diamanti: l'ho visto nell'amichevole dell'Olimpico con l'Argentina ed ha cambiato il gioco dell'Italia quando è entrato". Infine il tecnico sarà regolarmente in panchina per la sfida col Bologna. Per lui solo ammonizione e diffida.
STORIA - Ma perchè Rudi Garcia teme così tanto il Bologna? Statische alla mano, la squadra romagnola è sempre stata una bestia nera della squadra capitolina. Nei 136 precedenti in Serie A, la Roma ha portato a casa ben 45 vittorie, a scapito però delle 51 del Bologna. Solo 41 i pareggi tra le due compagini. E non solo: il Bologna ha bucato 176 volte la porta della Roma, mentre i giallorossi sono riusciti ad andare in gol 167 volte. Per la Roma parla anche l'anno che è appena passato: il 16 settembre 2012 infatti ha visto la Roma subire una sconfitta per 3 a 2 contro i rossoblu, con la partita di ritorno pareggiata per 3 a 3.
ROMA/BOLOGNA - Roma che quindi dovrà contare sulle proprie energie mentali per non sbagliare anche questa partita. Garcia si affida al neo 37enne Francesco Totti per guidare l'attacco giallorosso, composto da Ljiajc e Gervinho (per Florenzi ancora turnover). Dopo le parole rilasciate a Roma Channel in occasione del compleanno del capitano giallorosso, Daniele De Rossi si sente nuovamente un leader per questa squadra e sarà ancora lui a guidare il centrocampo composto da Pjanic e Strootman. La difesa conterà invece l'assenza di Maicon: l'infortunio con la Sampdoria gli è costata la lesione muscolare di primo grado al semitendinoso della coscia destra. Quindici giorni di fermo e partita con Bologna e Inter che saltano. Al suo posto si rivedrà Dodò, che ha convinto il tecnico nella sfida con i blucerchiati. Benatia, Castan e Balzaretti completeranno la linea a quattro della difesa, mentre De Sanctis cercherà di far rimanere a un solo gol lo score delle reti subite.
Anche se ad oggi il Bologna ha solo 3 punti in classifica e naviga in cattive acque, non bisogna scordare l'ottima prestazione degli uomini di Pioli contro il Milan. Soltanto un repucero record della squadra milanese ha permesso ad Allegri di non tornare a casa senza punti. Un Bologna che fa male, che può contare sull'energia di Konè. Per la squadra rossoblu però si profila un'assenza pesante: Diamanti infatti ha rimediato una sindrome influenzale e, se le condizioni dell'attaccante non dovessero migliorare, al suo posto scenderebbe in campo Rolando Bianchi per una sfida a distanza con Francesco Totti. Inoltre non bisogna dimenticare la sfida di Curci: l'ex romanista infatti sembrava dovesse rimanere a Roma con Rudi Garcia, ma il giovane portiere non se la sentiva di fare il terzo incomodo. Così ha sposato la causa Bologna, e c'è da scometterci che per il portiere cresciuto nelle giovanili della Roma sarà una partita con un sapore speciale. Anche per l'allenatore Pioli questo match sarà particolare: nella scorsa annata fu uno dei nomi caldi per sostituire Luis Enrique, poi surclassato da Zeman. La sua situazione di panchina però non lo aiuta: negli ultimi tre turni infatti due pareggi e una sconfitta hanno messo l'allenatore sulla graticola.