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Garcia: "La Roma è la mia Francia"

Il tecnico giallorosso dà la carica agli uomini di Deschamps, chiamati a ribaltare martedì il 2-0 subito dall'Ucraina per andare ai Mondiali: "Ma sto molto bene in Italia". Maicon di nuovo protagonista nella Seleçao: "Grazie alla Roma"

Garcia: "La Roma è la mia Francia"
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Di Alessandro Mancinelli

Rudi Garcia si gode la sosta del campionato per le Nazionali e torna in Francia per qualche giorno prima di riprendere gli allenamenti con la sua Roma. La Francia, appunto, rischia di non qualificarsi per Brasile 2014: martedì allo Stade de France i Bleus sono chiamati a ribaltare il 2-0 subito a Kiev dall'Ucraina. Non sarà facile per gli uomini di Deschamps, ma a sostegno della squadra e del ct arriva la voce dell'allenatore transalpino del momento: è ovviamente Rudi Garcia, protagonista della cavalcata giallorossa. L'ex allenatore del Lille è stato però bravo anche a glissare le domande su un suo eventuale futuro sulla tradizionalmente rovente panchina della nazionale francese: "Le piacerebbe diventare ct della Francia?", è stato chiesto a Garcia. "Mi piacerebbe che martedì la Francia di Didier Deschamps vincesse e si qualificasse per i mondiali. Io sto molto bene alla Roma, dove per quanto mi riguarda mi comporto come se dovessi rimanere per sempre. Adesso sono italiano, fra virgolette, e sono molto fiero di essere romano e di lavorare con il gruppo che ho a Roma" ha detto l'allenatore giallorosso ai microfoni di France 2.


Approfittando della sosta del campionato Garcia è rientrato in Francia: "Vedo quest'atmosfera depressa. Io invece ci credo, possiamo ribaltare il punteggio contro l'Ucraina e andare ai mondiali in Brasile. Ma chi scende in campo deve ricordarsi che siamo la Francia e che indossano la maglia dei Bleus. E' stato giocato soltanto il primo tempo di una partita - ha aggiunto - il calcio è fatto apposta per fare degli exploit. C'è bisogno dell'appoggio della gente, tutti devono crederci".



Garcia poi chiarisce quali siano le reali ambizioni della Roma: "A Roma quando sono arrivato c'era un clima negativo intorno alla squadra, perché sono passati due anni dall'ultima qualificazione europea. Questo clima non mi piaceva, così ho dato fiducia ai giocatori. Volevo farmi capire subito quindi ho voluto imparare subito l'italiano. La Juve è costruita per vincere lo scudetto, noi vogliamo tornare in Europa e, se possibile, in Champions. I tifosi sognano però deve esserci misura: concludere nei primi cinque sarebbe già buono"

C'è però un altro giallorosso che ha ritrovato la Nazionale grazie allo straordinario avvio di campionato in Italia. E' Maicon, tornato protagonista nella Seleçao. "Il Mondiale sembrava lontanissimo e invece ora è a un passo. Dobbiamo rimanere tranquilli per fare un buon lavoro e guadagnarci un posto nei 23". Maicon è finalmente tornato protagonista con la Selecao. Finito ai margini con Menezes e reduce da un'annata da dimenticare col Manchester City, il brasiliano si è guadagnato la fiducia di Scolari e contro l'Honduras è arrivato anche il ritorno al gol con la maglia verdeoro. "Quello che avevo già fatto con la nazionale e il mio momento nella Roma mi hanno permesso di tornare - confessa - e devo continuare in questo modo per essere convocato ancora". Maicon non dimentica il recente passato, "ho vissuto momenti difficili, non stavo bene fisicamente - racconta - Ho lasciato l'Inter che già non ero al meglio, poi ho avuto molti infortuni ma ora tutto questo è il passato, gioco e riesco a rendere per come posso". E alla Roma vuole togliersi grandi soddisfazioni. "E' una squadra che non vince un titolo importante da molto tempo e questo sta facendo la differenza perché tutti stanno lottando e si stanno impegnando per ottenere il massimo".

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Alessandro Mancinelli
Giornalista e redattore presso Vavel Italia. Serie A, NBA, NFL, Roma, Napoli, Nazionale, Calciomercato, Champions League, Premier League. Esperto nel fare tutto quello che non mi piace fare e tutto ciò che va contro di me. Insonne da tempi immemori. Campione in carica di occhiaie. Neutrale peggio della Svizzera. Di nessuno sport mi interessa il punto di vista da tifoso. Ogni giorno torturo psicologicamente me stesso. La sola cosa che mi interessa è lavorare. Stress come stile di vita.