Garcia si presenta con il suo classico 4-3-3, preferito ancora Torosidis a Dodò, a centrocampo gioca Nainggolan con Pjanic ancora acciaccato, Destro, in avanti, è preferito a Totti, ai suoi lati agiscono Ljajic e Gervinho. Il Verona accoglie la Roma con il suo stesso modulo, emergenza in difesa, gioca Marques, Donati è preferito a Cirigliano, in attacco torna Toni.ù

TEMPO SCIALBO - Il primo tempo non regala molte emozioni, il Verona si limita ad aspettare la Roma, che non trova spazi, anzi commette molti errori di misura nei passaggi consentendo anche alla squadra gialloblu di ripartire con Romulo ed Iturbe. Il primo brivido arriva solamente al 21' dove Ljajic raccoglie una corta respinta in difesa e di controbalzo tenta il tiro che si conclude alto, nessun problema per Rafael. Ancora Ljajic, questa volta con una progressione sulla sinistra, crossa in mezzo e trova Destro che con la punta anticipa il suo diretto avversario ma la palla per sua sfortuna sfiora solamente la porta.

Tegola al 37' per il Verona, dopo un lancio lungo Maietta sente una fitta alla coscia ed è costretto ad uscire, per lui sospetto strappo muscolare, al suo posto entra Donadel con Donati che scala in difesa.

GOL - Al 46' arriva la fiammata di Gervinho, con una grande progressione sulla sinistra lascia dietro tre difensore veronesi, col mancino mette in mezzo trovando Ljajic che con l'esterno destro trafigge Rafael per il vantaggio della Roma, azione bellissima dell'ivoriano. Il primo tempo si conclude con un tiro cross di Maicon che termina sulle braccia di Rafael attento.

Nel secondo tempo è tutta un'altra musica, la Roma prova a fare sempre la partita ma il Verona è più aggressivo. Al 49' infatti gli scaligeri trovano il pareggio con una gran botta di Halfredsson dai 23 metri, decisiva una zolla che fa saltare la palla sopra la mano di De Sanctis. Decisivo però l'errore di Castan che si fa soffiare la palla da Iturbe che poi innesca l'azione.

La Roma si scuote e ricomincia a premere, e va vicina al gol grazie ad un errore grossolano della difesa veronese, Strootman però non trova l'appuntamento con la rete. E' il momento del primo cambio per la Roma, dentro Pjanic fuori Nainggolan.

ROMA IN VANTAGGIO - La squadra giallorossa trova premiato questo forcing grazie ad una magia di Gervinho, che raccoglie palla sulla sinistra, scarta due avversari accentrandosi e con una rasoiata col destro batte Rafael che vede il pallone all'ultimo istante, ancora decisivo l'ivoriano per il gol della Roma, una rete fondamentale che mette in discesa la partita. Garcia dà equilibrio alla squadra levando Ljajic, autore di una buona partita, e mettendo Florenzi. Mandorlini ci prova mettendo dentro Martinho per Juanito.

Verona non molto ordinato nelle idee, ci prova allora Halfredsson, ancora con una botta da fuori, questa volta il tiro però è centrale, nessun problema per De Sanctis, che respinge il pallone. La Roma non si spaventa più di tanto e continua a giocare come sa. Da un angolo di Strootman i giallorossi vanno vicini al terzo gol con un colpo di testa di Castan che prova a farsi perdonare per il gol subito, il tiro finisce fuori di poco.

E' solo l'antitesi al terzo gol. Torosidis scappa sulla sinistra dopo una palla recuperata, entra dentro l'area di rigore e prova a scartare Gonzalez che però gli uncina la caviglia, Mazzoleni non ci pensa su due volte e decreta il calcio di rigore, grosse proteste del pubblico e dei giocatori del Verona. Sul dischetto va Totti che con grande freddezza chiude i conti sul 3 a 1 mettendo la palla all'angolino dove Rafael non può arrivare.

La squadra di Mandorlini non si arrende e ci prova fino alla fine, al 92' grande occasione per Gonzalez ma il suo colpo di testa è centrale e viene respinto da De Sanctis, c'è ancora tempo per un tiro cross di Totti che s'infrange sulla parte superiore della traversa. La Roma vince ed accorcia le distanze dalla Juventus a 6 punti ed allunga sul Napoli, a 6 punti anche loro. Prossimo impegno per i giallorossi domenica prossima contro il Parma all'Olimpico. Per il Verona una buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo dove se l'è giocata a viso aperto.