Il momento è decisivo, forse il più importante da quando la proprietà americana ha messo le mani sulla Roma. Dopo un'annata del genere, convincente e per lunghi tratti esaltante, ciò che manca è un ultimo step. Quello indubbiamente più difficile da compiere, quello che porta a vincere. La prossima sessione di mercato deve esserne il tramite perché avvenga. Le risorse ci sono, il tempo per lavorare bene anche. La qualificazione diretta alla Champions League ha infatti garantito soldi e possibilità di programmazione senza la necessità di cessioni eccellenti. La domanda è una sola, dove intervenire?

REPARTO ARRETRATO - L'urgenza è un terzino sinistro. Balzaretti è infortunato e non si sa se e quando potrà tornare a giocare, Dodò è in crescita ma non ancora completamente affidabile, soprattutto dal punto di vista difensivo e Bastos, il cui riscatto è in forte dubbio, è visto come un attaccante esterno. Un investimento in questo senso va fatto. Circola il nome di Santon che resta comunque un destro adattato sulla fascia opposta. In porta De Sanctis garantisce almeno un altro anno ad alto livello e avrà alle spalle uno Skorupski molto apprezzato da Garcia, sulla destra Maicon e Torosidis danno sicurezza, mentre al centro Castan e Benatia si sono dimostrati la miglior coppia del campionato. L’unico dubbio, quindi, a meno di una mega offerta per il difensore marocchino che verrebbe certamente valutata, sta nel centrale di riserva. Toloi si è ben comportato e il suo riscatto costa 5 mln. O si conferma il brasiliano o si sceglie di investire una cifra maggiore per un difensore importante: Astori e Ranocchia sono in questo senso possibilità concrete. Da decidere il futuro di Romagnoli (contratto in scadenza 2015), per cui ci sono molte richieste in prestito. 

CENTROCAMPO - Il rinnovo di Pjanic è stato un segnale importante. Il bosniaco è il vero pupillo di Garcia e insieme a De Rossi, Nainggolan e Strootman forma una linea mediana di livello assoluto. Resta però l'esigenza di integrare il reparto visto l'addio quasi certo di Taddei e l'infortunio di Strootman, che certamente salterà l'inizio della stagione. Il piano di Sabatini è strappare il prestito secco di qualche centrocampista importante con poco spazio nel suo attuale club. L'alternativa è puntare sul ritorno dal prestito di Viviani, che sta facendo benissimo a Latina o riportare Florenzi al suo antico ruolo di mezz'ala sinistra.

ATTACCO - Il grande colpo va fatto davanti. Resta da stabilire su che profilo puntare. Una prima punta o una punta esterna? Gervinho, Totti e Destro sono intoccabili, Ljajic ha avuto un rendimento altalenante, Florenzi ha fatto bene, ma se si vuole puntare a vincere serve un altro attaccante di livello internazionale. Scegliendo di investire su una prima punta, il grande rischio è quello di togliere spazio a un Destro in rampa di lancio. Fermo restando i tanti impegni della prossima stagione, lui è Totti potrebbero alternarsi nel ruolo di attaccante centrale e, a questo punto, mancherebbe un attaccante esterno che completi il reparto insieme a Gerrvinho, Ljajic e Florenzi. I nomi di Iturbe, Cerci, Cuadrado e Aubameyang sono stati spesi nelle ultime settimane e hanno tutti le caratteristiche giuste per fare bene in questo senso. Da qui passano le fortune della squadra nella prossima stagione. Serve un top player e, a seconda di chi sarà possibile portare in quel di Trigoria, si potrà capire che tipo di ambizioni sarà corretto assecondare.

La strada, insomma, è tracciata e le necessità della rosa sono chiare. Si sa, però, che le vie del mercato sono infinite e i petrodollari di City e Psg potrebbero spingere la dirigenza a privarsi di un pezzo pregiato (Benatia indiziato numero uno). A quel punto con una disponibilità economica molto più ampia una sorpresa non è da escludere. Perché non Benzema?