E' il gioco delle parti, si nega tutto fino alla fine per cercare di tirare il prezzo, da una parte al rialzo, dall'altra al ribasso. L'interesse per il Chelsea nei confronti del 27enne marocchino Mehdi Benatia è concreto (così come lo era/è per Miranda e Varane, ad oggi blindati ai loro club) e numerose testate italiane e non (La Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Yahoo Eurosport, Bleacher Report)  riportano addirittura l'offerta ufficiale pervenuta alla Roma, si parla di 37,5 mln di euro.

La società romana nega ogni tipo di offerta ufficiale, ma le notizie che giungono da Trigoria (e da Bad Waltersdorf, sede del ritiro austriaco della squadra di Rudi Garcia) sono tutt'altro che incoraggianti per i sostenitori della Maggica, ormai comprensivi ad una cessione eccellente dietro un consistente pagamento. L'estremo difensore della formazione giallorossa, Morgan De Sanctis, ha rilasciato una dichiarazione in merito alla situazione del centrale difensivo: "Il momento attuale del calcio italiano è di esportazione. Per quel che riguarda noi calciatori non possiamo far altro che far bene in campo e devo dire che Mehdi si è sempre comportato con massima disponibilità ed impegno, sta agendo da professionista esemplare, non è cambiato nulla rispetto all'anno scorso. Vero è che perdere un giocatore del genere potrebbe avere un risvolto negativo, ma ci sono situazioni che prevedono sacrifici che non sempre sono a perdere, ma sono anche a guadagnare. Senza andare lontano pensiamo che l'anno scorso si piangeva la partenza di Lamela, Marquinhos ed Osvaldo e poi sono arrivati giocatori non esaltati tantissimo all'inizio ma che hanno dimostrato di essere funzionali al nostro progetto".

Sul fronte britannico non trapelano molte notizie come nel suolo italiano, e l'allenatore del Chelsea, José Mourinho, da buon stratega qual'è, non conferma ne smentisce le voci di mercato: "Cercheremo di completare la squadra prima dell'inizio della stagione. Benatia? Non ci interessa al momento."

Dichiarazioni che sono veritiere, almeno in parte, perché se è vero che il Chelsea è alla ricerca di un centrale per ultimare l'asset difensivo (composto dal trio Terry-Cahill-Zouma), è anche da tenere in seria considerazione il limite imposto dalla FA, inerente la quota di giocatori home-grown fissata a 8 su una rosa di 25 elementi, con i rimanenti 17 che possono essere stranieri. Un giocatore viene definito home-grown se formalmente è stato registrato ad un club affiliato alla Football Association o alla Football Association of Wales per un periodo, consecutivo o meno, di tre stagioni intere o 36 mesi prima del suo 21° compleanno. Secondo questa restrizione la lista di non home-grown players è formata da diciotto elementi, uno di troppo. Con l'arrivo di Benatia sarebbero 19, e lo Special One dovrebbe cederne due per poterli schierare tutti, sul piede di partenza in caso di un ulteriore arrivo di un over 21 straniero ci sarebbero van Ginkel, Obi Mikel e forse anche Čech.