La Roma c'è, non lo dice semplicemente la classifica, che recita un cinque su cinque nella casella vittorie, lo racconta, soprattutto, il piglio con cui la squadra, incurante delle assenze, affronta ogni impegno, che sia di campionato o di Champions poco importa. Garcia era atteso al varco. Serviva una conferma dopo la scorpacciata con il Cska. Il pari di Manchester vale per autostima e fiducia, in special modo conta come prova tangibile per un attestato di forza "Il bello è che abbiamo giocato contro i campioni di Russia e Inghilterra, domani affrontiamo i campioni d’Italia e poi quelli di Germania. Noi facciamo questo mestiere per vivere queste situazioni, settimane come questa sono stupende. Faremo di tutto per fare il nostro gioco, andiamo a Torino con fiducia e ambizione ma il campionato non si deciderà domani. Magari, vincendo, ci potrà essere un vantaggio psicologico ma niente di più”.

"Dobbiamo continuare su questa strada, abbiamo reagito bene a un momento difficile e abbiamo giocato per la vittoria. Giocheremo come martedì a Manchester, però sia chiaro che ogni partita fa storia a sé, noi partiremo in un modo ma siamo pronti a cambiare in corsa perché vogliamo fare di tutto per vincere”.

La Juve, mai battuta da Garcia nella sua esperienza italiana, per quel che riguarda le sfide di campionato, si è ormai perfettamente calata nei meccanismi di Allegri, diversi da quelli proposti, fino allo scorso anno, da Conte. Il tecnico francese non si fida e studia le variazioni apportate a un meccanismo già collaudato "Il modulo è lo stesso di Conte, ma un po’ la Juve è cambiata. I particolari li tengo per me, dovremo sfruttare le loro debolezze come loro cercheranno di fare con noi. L’unica cosa che posso dire è che senza palla giocano più alti e questo potrebbe aprire degli spazi interessanti. La partita di gennaio? È un nuovo campionato, non serve a nulla pensare al passato perché la verità di ieri non è quella di oggi”.

Sul valore della gara di Torino, Garcia condivide l'idea di Allegri. Una partita certamente importante, ma non siginificativa ai fini dell'assegnazione dello scudetto "La Juve è favorita, non ha venduto nessuno, ha preso ottimi giocatori e viene da 3 scudetti di fila. Ma non significa che partiamo battuti, né domani né per il campionato, perché non esiste squadra al mondo che è imbattibile. Noi abbiamo tutti calciatori al servizio della squadra, significa che possiamo superare i momenti difficili e giocarcela fino alla fine”. Juve-Roma sarà uno spot per il calcio italiano: “Speriamo, vogliamo fare una bella partita anche perché la settimana di coppe ha dimostrato che il calcio italiano è sottovalutato. Ci guarderà tutto il mondo, vogliamo e dobbiamo fare bella figura”.

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Johnathan Scaffardi
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