Non la solita Roma è apparsa ieri sera al Ferraris di Genova. I giocatori di Rudi Garcia non sono riusciti a fornire una delle solite convincenti prestazioni ieri, e questo, con una Sampdoria ben messa in campo, ha fruttato un punto in classifica che ha permesso ai giallorossi di raggiungere momentaneamente la Juventus in testa alla classifica, ma con la possibilità di ritrovarsi a -3 gia nel tardo pomeriggio. Una partita diversa da quelle della Roma che eravamo abituati a vedere. Una squadra apparsa poco serena e lucida, a tratti addirittura frenetica nel voler forzare la giocata, quasi a cercare con disperazione un gol liberatorio che cancellasse la brutta prestazione di martedì in Champions League.


PRIMO TEMPO. I giallorossi scendono in campo con la novità Florenzi nei tre di centrocampo, inserito per dar un po' di riposo a Pjanic e sfruttare il buon momento di Adem Lijaic. Pronti via la Sampdoria parte con un pressing asfissiante sui portatori di palla giallorossi, quasi a voler imitare il Bayern e non consentire così la manovra giallorossa. Nei primi minuti c'è da registrare l'ottimo schema da parte dei blucerchiati che hanno portato al tiro Soriano ma De Sanctis para in scioltezza. La Roma cerca di riprendere in mano la partita come è solita fare, ma deve fare i conti con la marcatura a uomo di Okaka su De Rossi imposta da mister Mihajlovic all'italo-nigeriano. Proprio dall'arginare questa mossa tattica della Sampdoria, la Roma trova al minuto 30 l'occasione migliore del primo tempo. Palla in profondità da parte di Astori che vede Gervinho liberarsi centralmente di Gastaldello, l'ivoriano si invola da solo davanti alla porta di Romero ma, dopo una prima conclusione intercettata, la seconda si stampa sul palo.
foto: ANSA

SECONDO TEMPO. Subito Gervinho che si rende pericoloso in due occasioni. La prima lo vedere liberarsi della marcatura all'altezza del vertice destro dell'aria doriana, da li calcia il porta ma il portiere Romero riesce a respingere. Nella seconda entra in aria dal lato destro e cerca di mettere al centro un crosso che però finisce al lato. Al 50' fuorigioco giusto fischiato a Gabbiadini che aveva messo in rete una palla di Palombo; brava in questo caso la difesa giallorossa a mantenere la difesa in linea e a non indietreggiare. Un secondo tempo non molto ricco di occasioni che si riempie poi della girandola di cambi. Nella Roma fuori Lijaic dentro Pjanic con Florenzi che torna a fare l'esterno d'attacco, poi fuori Totti e dentro Destro. Nella Samp fuori Regini e dentro Mesbah per dare più spinta sulla fascia sinistra. Al minuto 70 l'ccasione più ghiotta per la Sampdoria. Punizione dal vertice sinistro dell'area giallorossa di cui è incaricato alla battuta Gabbiadini. Il giocatore doriano lascia partire un sinistro a rientrare che nessuno riesce ad intercettare inizialmente, palla che cosi finisce all'altezza del secondo palo tra i piedi di Okaka che, a porta vuota e forse non aspettandosi il pallone, la spara alta. Al minuto 83, l'azione più importante della partita. Cross dalla destra di interno piede di Torosidis che sfrutta una bella palla di Nainggolan, per mettere al centro una palla perfetta per il colpo di testa di Florenzi che, dall'altezza dell'area piccola, impatta il pallone ma vede poi la grande risposta di Romero che con un contromovimento riesce a togliere il pallone dalla rete e negare così ai giallorossi quello che poteva essere il possibile 1-0 a 7 minuti dalla fine del match.

Sintesi del match.

Si può vedere il punto di Genova da due prospettive. La prima, più negativa, per cui si tratta per la Roma di due punti persi. I giallorossi non sono riusciti a concretizzare le pochissime palle gol concesse dalla Sampdoria ben messa in campo da un ottimo allenatore che sta dimostrando col tempo tutto il suo valore. Ancor più grave però, è il non riuscire a rendersi mai pericolosi su 15 calci d'angolo totali conquistati nel corso della partita. In un calcio in cui spesso le partite si sbloccano su palle inattive, non è ammissibile per una squadra che punta al titolo, non sfruttare tutte queste opportunità.
Il bicchiere mezzo pieno come si suol dire, considera il fatto che la squadra di Mihajlovic non ha ancora mai perso in campionato ed in casa aveva, fino ad ora, sempre raccolto i tre punti. Ovviamente è mancata un po' delle solita serenità e consapevolezza che la Roma è solita mettere in campo, ma andare a Marassi in questo momento non è cosa facile per nessuno.