Rudi Garcia tira dritto, la Roma prova a rialzare la testa. Non un periodo facile in casa giallorossa. I risultati stentano ad arrivare e gli infortuni complicano il cammino. De Rossi è ai box, Strootman soffre nuovamente per problemi al ginocchio, il ritorno di Keita, eliminato dalla sorte in Coppa d'Africa, un toccasana. Il tecnico non cerca però alibi e mantiene alta l'asticella degli obiettivi, con la squadra ancora in corsa su tre fronti. In attesa della Champions, occorre quindi non perdere ulteriore terreno dalla Juventus, che ora può gestire sette punti di vantaggio. 

Garcia saluta Destro e annuncia il nuovo attaccante, Doumbia - in arrivo dopo lo scambio di documenti col Cska - ma riflette soprattutto sull'impegno di domani contro l'Empoli. L'undici di Sarri di recente ha fermato l'Inter e gioca ogni domenica un calcio accattivante, fatto di giovani di talento e giocatori d'esperienza. Massima attenzione quindi, la consapevolezza di non poter sbagliare. 

"Siamo secondi in campionato e in corsa su tre competizioni: i numeri parlano per noi, raramente si è vista una Roma così. È vero pareggiamo troppo, ma non bisogna avere la memoria corta".

Sull'Empoli "Tatticamente la squadra più organizzata del campionato. Abbiamo segnato poco contro di loro, soprattutto in Coppa Italia, ma sono una squadra con un atteggiamento micidiale. Speriamo che la mia squadra abbia capito bene cosa fare, soprattutto in difesa sui calci piazzati. Mancheranno in molti, ma io penso solo a quelli che possono giocare e sono fiducioso. In difesa siamo tranquilli, abbiamo 3 centrali molto forti (e a centrocampo sarà convocato Keita, ndr), Paredes è al livello degli altri".

Fondamentale tornare al successo davanti al pubblico di casa "Prima era la nostra cassaforte, dobbiamo fare in modo che sia di nuovo così. Per farlo non dobbiamo rincorrere, ma partire forte, andare in vantaggio e poi non fermarci. Voglio una gara piena da parte della mia squadra e dobbiamo sfruttare l'appoggio dei tifosi perché in questo momento abbiamo bisogno di loro".

Destro resta un cruccio, l'addio sofferto, la voglia di essere protagonista, un ambiente non più accomodante "Mattia è andato via, ma resto dello stesso avviso: è centravanti di talento e uomo di qualità, ma lui voleva andare via e giocare di più. Mi sarebbe piaciuto, però, che avesse avuto un sostegno maggiore e non parlo di me, dei compagni e della società, quindi è facile capire a chi mi riferisco. Per lui parlano i numeri, sostenerlo era un atteggiamento obiettivo e da tifosi. Prima di martedì, comunque, arriverà una punta centrale, magari ancora più forte, che ci aiuterà nella seconda parte di stagione. Chi? Non ve lo dico, altrimenti non avete più lavoro".

Doumbia - L'accordo per il centravanti del Cska Mosca è totale. Trasferimento a titolo definitivo per 15 milioni. 

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Johnathan Scaffardi
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