Era a dir poco necessario tornare alla vittoria dopo un periodo negativo, una vittoria che mancava da 4 partite di campionato, e finalmente, al quinto tentativo, è arrivata: la Roma ha infatti espugnato il Sant'Elia, battendo il Cagliari per 2-1. Non una bellissima Roma, ma quantomeno efficace. In questo momento di difficoltà erano i tre punti che interessavano più di ogni cosa a Garcia, che ha sudato diverse camicie nel secondo tempo di fronte ai sardi, che hanno sfiorato diverse volte il gol: alla fine però il punteggio è in favore dei giallorossi.

Una Roma piuttosto diversa dal solito, con gli uomini quasi contati tra infortuni e impegni in coppa d'Africa: Garcia così affida l'attacco a Totti, Ljajic e al giovane Verde, e mai scelta fu più azzeccata, visto che il ragazzo diventa fondamentale con due assist. Risponde Zola con il suo nuovo 4-3-2-1, con Cop unica punta e la coppia Joao Pedro-Ekdal a supportarlo: un Cagliari che non vuole sbilanciarsi troppo, per evitare di lasciare spazi a una Roma che saprebbe come sfruttarli.

La squadra di Garcia, dopo qualche brivido iniziale causato da Joao Pedro, comincia a far girare palla con ordine, trovando subito tanta fantasia dal giovane Verde, primo ispiratore delle manovre giallorosse, ma il Cagliari è chiuso bene dietro e non concede troppi spazi, ed è bravo anche a proporsi in avanti sfruttando in particolar modo i movimenti, sempre puntuali, di Cop, sicuramente il più pericoloso tra gli isolani. La sfida è decisamente vivace, ci prova Verde intorno alla mezz'ora, mandando la palla fuori di poco; il ragazzo però è decisamente in partita e lo dimostra al 38', quando con un cucchiaio di classe assoluta manda in porta Ljajic, che solo davanti a Brkic mette la palla sotto la traversa e porta in vantaggio la Roma, facendo tirare un sospiro di sollievo non indifferente al suo allenatore, che vedeva i suoi in difficoltà. Il Cagliari non sta a guardare e prova a reagire subito, ma il contraccolpo psicologico del gol è stato forte, e la Roma può così tenere palla fino al duplice fischio che segnala la fine del primo tempo.

Cambia tutto nella ripresa: Zola nello spogliatoio deve aver detto qualcosina ai suoi, che sembrano un'altra squadra rispetto a quella ammutolita dal gol di Ljajic. Di fatto, i rossoblu mettono le tende nella metà campo avversaria e impediscono le ripartenze alla Roma, che sembra aver fatto un passo indietro rispetto al primo tempo. Zola prova anche a inserire il neo acquisto Mpoku, che ha un buon impatto sulla gara, anche se l'uomo più pericoloso del cagliari resta Cop: al 66' sfrutta bene una sponda di testa di Joao Pedro entrando in area e concludendo col destro sul secondo palo, trovando un preparato De Sanctis che gli impedisce di segnare il gol del pareggio in allungo. Ancora il croato al 78' ha la palla del pareggio sul piede, ma a tu per tu con il portiere giallo-rosso calcia alto. Nel finale la Roma ricomincia ad andare in contropiede con più frequenza e soprattutto efficacia: è ancora Verde a fuggire sulla sinistra e mettere la palla dietro dove arriva Paredes, subentrato a Ljajic, che con il destro in diagonale trova l'angolo preciso per firmare il 2-0 che chiude la partita. Nell'ultimo dei cinque minuti di recupero arriva anche il gol di Mpoku, che di testa sfrutta un bel cross di Avelar. Gol che serve solo per l'orgoglio sardo però, perchè i tre punti se li intasca la Roma, che mantiene i 7 punti di svantaggio dalla Juve capolista e i 4 di vantaggio sul Napoli, che la insegue alla caccia del secondo posto.