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Roma, il difficile esordio di Doumbia

L'attaccante commenta i fischi ricevuti al debutto, durante la presentazione alla stampa. L'obiettivo è conquistare Roma e la Roma, già dalla gara di Europa League in programma giovedì.

Roma, il difficile esordio di Doumbia
Doumbia
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Di Johnathan Scaffardi

I fischi dell'Olimpico ad accogliere il presunto salvatore. Doumbia sbarca, frastornato dal successo in Coppa d'Africa, e trova il campo, da subito. Le gambe non girano e la squadra non aiuta. La Roma, prevedibile, sbatte sulla difesa attenta e orgogliosa del Parma, le frecce ivoriane, Doumbia e Gervinho, si inceppano, si incartano, appesantite da un mese difficile, lontano, bello ma dispendioso. La contestazione è la naturale conseguenza del momento, nessuno è esente dall'ira del pubblico giallorosso, Doumbia ne fa le spese per tutti. Bomber di Russia, dopo anni al Cska, sceglie Roma per il grande salto, un centravanti col vizio del gol per sostituire Destro, un centravanti vero per curare il mal d'attacco. Non basta, se l'undici in campo non tentenna, non gioca, non crea. 

“Ho giocato la finale della Coppa d’Africa, non avevo problemi, anche se so che dovevamo vincere e che non ho certo disputato la mia miglior prestazione”.

Sul momento no della squadra “Non ho trovato particolari differenze con la Roma che avevo affrontato in Champions. I momenti no capitano a tutti e questo è un periodo negativo, potevamo vincere e accorciare sulla prima in classifica, ma siamo ancora secondi e io spero di poter dare qualcosa di più al gruppo. Sono un centravanti, mi piace l’area di rigore ma, come qualsiasi attaccante, ho bisogno di fiducia, anche perché da novembre a oggi non ho giocato molto”.

Doumbia è un nove atipico, punta di movimento, in grado di partecipare al gioco, un attaccante in stile Garcia, perfetto per il frenetico assetto offensivo della Roma. Il modulo del tecnico francese non prevede punti di riferimento, ma giocatori intercambiabili, capaci di ocupare tutte le zone del settore d'attacco. Doumbia è pronto "trasformerò i fischi in applausi", con l'aiuto del fidato Gervinho, dalla Costa d'Avorio all'Italia "Con lui negli ultimi due anni ho parlato di Roma, quindi quando mi hanno contattato per venire qui è stato più semplice. Poi ho parlato anche con Garcia, voglio dimostrare quanto valgo”.