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Garcia: "Dobbiamo trovare più continuità, normale sentirsi stanchi"

Il tecnico prova a difendere il suo operato e quello della squadra, ma la Roma, anche a Verona, non interrompe il momento no.

Garcia: "Dobbiamo trovare più continuità, normale sentirsi stanchi"
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Di Johnathan Scaffardi

Le fatiche di Coppa, la malasorte, mezzo tiro, Garcia raggruppa tutto nel piatto post partita e sminuisce i limiti attuali della Roma, fattori esterni alla base dell'ennesimo pari giallorosso. L'analisi non convince, perché da troppo tempo la Roma non riesce a riproporre quel calcio frizzante, spensierato, esaltato in Italia e in Europa. Ogni partita è oggi giocata con apprensione, timore. Il vantaggio, iniziale, quasi un tarlo. Come con il Feyenoord, la Roma non riesce a gestire e, dopo il gol di Totti, arriva il pari di Jankovic.

Nella ripresa il consueto calo fisico, errori di misura e di concetto. Il Verona, in profonda crisi, con la panchina di Mandorlini traballante, strappa un punto con merito, soprattutto alla luce dei secondi 45 minuti. Doumbia entra, ma non incide, i senatori aggrottano il sopracciglio. De Rossi siede in panchina, spodestato da Keita, Totti lascia il campo nella ripresa, la confusione è lampante. Non basta l'assunzione di responsabilità di Sabatini per le scelte di gennaio.

La Juve è ora a più nove e anche lo scontro diretto assume ora una valenza di orgoglio più che di classifica. Vincere, per battere un colpo, anche se lo Scudetto è ormai cucito su tinte bianconere.

Queste le parole di Garcia al termine "Nel primo tempo la Roma ha giocato bene e nel primo tempo i nostri avversari con mezza occasione hanno fatto gol. Come si dice da voi, ci manca sempre uno per fare 31, con questo gol, e quella traversa di Ljajic nel primo tempo, si poteva chiudere la gara. Abbiamo giocato tre giorni fa, è anche normale nell'ultimo quarto d'ora sentirsi stanchi".

"A Doumbia ho chiesto di rimanere davanti e sfruttare i palloni in area è entrato per dare una posizione in più in attacco quando il capitano era stanco e non ha avuto niente da mettere sotto i denti. Quando giochiamo in velocità, con il palleggio veloce possiamo mettere in difficoltà tutte le squadre. Nel secondo tempo abbiamo fatto più errori: anche con due giocatori freschi, siamo mancati di lucidità, sbagliando l'ultimo passaggio. Abbiamo pagato la gara di Coppa, ma dobbiamo trovare più continuità. Roma troppo spesso rimontata? Da gennaio è capitato solamente tre volte, la maggior parte delle volte eravamo sotto, anche all'intervallo, e dovevamo preoccuparci di rimontare noi".