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Roma-Sampdoria, le voci dei protagonisti

Tante le voci del postpartita: allenatori e giocatori. Due atmosfere opposte: da una parte chi sa che vive una crisi, dall'altra chi vuol vivere un sogno chiamato Champions League.

Roma-Sampdoria, le voci dei protagonisti
Roma-Sampdoria, le voci dei protagonisti
giodusi
Di Giorgio Dusi

"Noi abbiamo giocato, loro hanno segnato". Il riassunto della partita della Roma, sconfitta in casa per 2-0 dalla Sampdoria, secondo Garcia è questo: la sua squadra ha sbattuto tante volte contro il muro eretto da Viviano, anche per demeriti propri, e ha subito due gol probabilmente evitabili per una squadra che dovrebbe lottar per lo scudetto. Cosa pensa il tecnico francese? "Non sono preoccupato, finché creiamo occasioni va bene, poi dobbiamo essere più cattivi sotto porta, e dobbiamo ritrovarla sin da giovedì contro la Fiorentina. Non c'è tempo per lamentarsi, bisogna perdere anche dignitosamente: abbiamo perso tre punti contro Fiorentina, Lazio e Sampdoria in classifica ma dobbiamo ritrovare i punti persi questa sera. Nel primo tempo abbiamo creato diverse occasioni, poi anche la stanchezza della gara di Europa League si è fatta sentire. Bisogna guardare avanti, digerire la sconfitta e fare di tutto per qualificarci, e vogliamo il pubblico insieme a noi".

Oltre al pubblico, servono giocatore che sappiano fare la differenza: "E' normale che ci si aspetti tanto dai calciatori che hanno talento, e noi ne abbiamo tanti. Vuol dire che loro devono risolvere la partita quando c'è l'opportunità. Adesso la preoccupazione è vincere giovedì, vogliamo passare il turno. Non serve a niente guardare i risultati degli altri, pensiamo a noi. Ora c'è questa gara di Europa League, dobbiamo recuperare fisicamente e far di tutto per vincere".

Tanta amarezza nelle parole anche di Morgan De Sanctis, che capisce la reazione del pubblico e riconosce i demeriti della squadra: "Non c'è sorpresa per il tipo di reazione del pubblico, non stiamo facendo niente per non meritarci dei fischi, in quanto a risultati. Sul piano del gioco abbiam creato diverse situazioni per segnare, peccato perchè non ci riesce questo. Non possiamo permetterci passi falsi, ripartiremo dalla prestazione del primo tempo. Se noi continuiamo a non vincere, e ci succede da troppo, prima o poi qualcuno ci raggiungerà e ci supererà". Qual è però la ragione di questa crisi secondo il portiere giallorosso? "Abbiamo avuto circostanze non dipendenti da noi stessi che non ci hanno permesso di esprimerci al massimo, tante assenze durante la stagione e situazioni che si sono ripetute durante l'anno. Negli ultimi tre mesi va riconosciuto che si poteva fare meglio".

Tanta la gioia invece sulla sponda blucerchiata: la Samp vola, e tanti meriti sono di Mihajlovic, capace di costruire una squadra solida e vincente. La soddisfazione dell'allenatore serbo è molta: "E' stata una grande vittoria. La prima mezz'ora è stata equilibrata, poi loro ci hanno messo sotto per quindici minuti, ma nel secondo tempo siamo emersi: abbiamo fatto una prestazione di sacrificio, contro una squadra come la Roma che non è facile affrontare, nonostante il periodo di forma. Se avessimo giocato così anche all'andata saremmo riusciti a vincere anche al Ferraris. Quando non si subisce gol a Roma vuol dire che hai fatto qualcosa di positivo, anche se comunque Viviano ha fatto tanti ottimi interventi, ma tutta la fase difensiva è stata fatta nel modo giusto".

Non era facile ripartire dopo la campagna acquisti di Gennaio, tanti scossoni che però sono stati positivi alla lunga: "A noi non piacciono le cose facili, spesso ci complichiamo la vita. E' vero che abbiamo avuto delle difficoltà in passato, ma era dovuto al fatto che Muriel ed Eto'o non erano in condizione. Ora le cose però sono state messe a posto, i giocatori mi hanno dato piena disponibilità e siamo riusciti a fare tre vittorie di fila. Questo successo può avere poco valore se poi la settimana prossima non riusciremo a conquistare il massimo della posta contro l'Inter, dunque noi pensiamo già alla prossima. Avevo detto ai ragazzi che oggi si sarebbe potuto vincere, bastava avere fiducia nei nostri mezzi. Noi giochiamo sempre per il successo, è questa la mentalità che mi piace e i calciatori mi seguono".

Uno dei protagonisti della sfida è stato senza dubbio Lorenzo De Silvestri, che ha aperto le marcature con il gol dell'1-0 sugli sviluppi di un corner: "Il gol ha pesato tanto. La gara l'avevamo preparata bene, parlando a lungo col mister, ci siamo difesi benissimo e ripartiti alla grande, sono contento per il mio gol e felice per la vittoria. Mihajlovic ci ha dato tanta organizzazione, tanta autostima. Siamo tutti consapevoli dei nostri mezzi, ci fa divertire ma usa anche il bastone. Ci ha preso in pieno come gruppo, speriamo di continuare ad alti livelli. Ci tenevamo a vincere, anche per Ferrero che ce l'aveva chiesta. Siamo lassù in classifica, ma ora ci sono tre gare difficili da giocare".

Molto impegnato nella serata dell'Olimpico anche Emiliano Viviano, portiere che si sta rivelando ancora una volta tra i migliori d'Italia: tanti interventi in circostanze diverse, ma il più bello della partita qual è stato? "L'uscita su Doumbia di testa la più difficile, questo tipo di interventi fanno la differenza ad alti livelli". Ricorda un po' il suo passato recente, oltre che il presente, chiudendo con una battuta: "Giocare davanti a Romero da parecchia fiducia. Dopo l'anno di Firenze sono andato in Inghilterra, ed era una situazione un po' paradossale, e poi non è facile rimettersi in gioco. Ho avuto la fortuna di trovare un allenatore che mi ha voluto. Il nostro segreto? Il nostro allenamento intenso e la tensione, siamo un gruppo meraviglioso. Sono contento della nostra vittoria, anche più di quella della Fiorentina...

La gioia più grande è però quella del presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero: lui, romano e romanista, ha visto la sua squadra vincere in casa della "sua" Roma. "Non riesco a descrivere l'emozione di stasera, stavo quasi per svenire. Si sono trovati davanti però un grande tir come Viviano. E' il calcio, gol sbagliato, gol subito. Non ci ha regalato niente nessuno. C'è stato un attimo così, di difficoltà, ma il lavoro del gruppo di lavoro e della mia squadra paga. Eto'o si conosce, Muriel me l'aveva promesso che avrebbe reso". E la Champions? "Io sogno tutti i giorni, la mattina quando mi sveglio. Venivo all'Olimpico a vedere la Roma, non è da tutti vincere qui".