La fine di un incubo che durava da troppo tempo. Federico Balzaretti si sveglia e si ritrova in campo, con la maglia della Roma, anche se per ora è quella della Primavera, e gioisce. Felice, sereno, finalmente "torna a casa", in quello che era il suo habitat naturale: il campo. “Scendere di nuovo in campo è un’emozione fortissima. Ma è solo un piccolo step per tornare quello che ero”.

Non giocava una gara ufficiale da 18 mesi da quel Roma-Sassuolo 1-1 del 10 novembre 2013, torna in campo per Roma-Ternana, campionato Primavera, da fuoriquota d'eccezione: Ho sensazioni positive, sono emozionato ed è bello tornare in campo dopo un anno mezzo, anche se è una partita del campionato Primavera, è una grande soddisfazione. È solo un piccolo step per tornare ai livelli a cui ero. L’emozione è fortissima”.

“Dormo la notte con dei campi elettromagnetici, non riesco neanche a correre e questo dolore può rimanere per sempre. Non so se potrò tornare a giocare”. L'inizio di quello che sembrava essere diventata la strada verso la fine di una grande carriera (Juventus, Palermo e non solo) era iniziato nel novembre 2013 con un’infiammazione all’adduttore tramutatasi in pubalgia e diventata presto l'incubo di cui sopra. Finalmente Federico può tornare a sorridere, a calciare.

“Mi conoscete tutti, adesso l’obiettivo è di tornare ai livelli che ero e ce la farò sicuramente. Stare col gruppo è la cosa che più mancava perché, quando uno è abituato a farne parte, non è facile rinunciare a queste sensazioni. Riviverle è come una droga, mancano quando non ce le hai.”

La prestazione è di importanza marginale: quello che conta è veder correre quel ragazzo di Torino che troppo presto aveva smesso di farlo. Bentornato, Federico.