Juan Iturbe vede la luce in fondo al tunnel, il derby è il punto di ripartenza, un fascio di luce che cancella il buio dei mesi precedenti. Un gol, il secondo in campionato dopo quello realizzato con la Juventus, che è un colpo di spugna a critiche e infortuni, un gol che ricuce il rapporto col pubblico e prepara il terreno per la stagione a venire. 

La pressione di una piazza esigente, il peso di una valutazione importante, la malasorte, presente sotto forma di fastidiosi problemi muscolari, il primo approccio con il calcio che conta, dopo le meraviglie al Chievo, non è di certo accomodante e ora Iturbe prepara il riscatto, pronto a risalire la china nelle gerarchie di Garcia che, nel corso dell'anno, alterna le pedine offensive, ritrovandosi a gennaio con Doumbia e Ibarbo, fuori condizione e da inserire, con cautela.

Nel periodo di maggior crisi, contrassegnato da pareggi in serie e polemiche interne, Iturbe scompare dei radar, "annega" nell'ingombrante spogliatoio, fino alla notte del derby, quando la Roma ritrova la compattezza di un tempo, gioca di conserva per poi colpire, attende per sprintare e infilare la Lazio in velocità. Quello è il terreno di Iturbe, talento e rapidità. Il destino si accorge dello scugnizzo argentino e progetta il ritorno in grande stile, in una serata di maggio che porta in dote la qualificazione alla Champions, senza il fastidioso intoppo dei preliminari. 

"Sono felice, ho ancora tanta gioia, soprattutto per la qualificazione in Champions. Anche i miei compagni sono felici ed è la cosa più importante".

"Non cambierei il gol nel derby per altri 15 in campionato. Non dimenticherò mai l'emozione che ho provato, dedico questa vittoria ai compagni che hanno sofferto come me in questa stagione. Il mio anno non è stato facilissimo, quando sono arrivato ho iniziato a giocare bene, segnando contro Juve e Cska Mosca. Poi gli infortuni mi hanno fatto male, non è stato facile perché la caviglia e il ginocchio sono punti particolari, da tenere d'occhio. È stato un casino da quel momento, giocavamo male e non riuscivo neanche a fare un passaggio. Però non ho mollato mai, lavorando per stare sempre bene e penso che quest'ultima partita sia il giusto riconoscimento per tutto quello che abbiamo fatto.

"Adesso devo dimenticare il derby e ricominciare a lavorare. Ma dalla settimana prossima mi riposerò e passerò del tempo con la mia famiglia, che mi manca tanto. Mi aspetto di fare una bella stagione, dobbiamo lavorare di più per far stare in alto la Roma, che è una squadra forte. Spero di fare quello che non sono riuscito a fare quest'anno".

Fonte dichiarazioni Radio Roma