La Roma e James Pallotta guardano al futuro, non solo in campo, ma soprattutto per gli aspetti extra calcistici. Il Presidente giallorosso ha presentato questa mattina in maniera ufficiale il progetto del nuovo stadio di proprietà giallorosso. Ecco le sue parole:

"Abbiamo fatto un enorme passo nella direzione dello stadio presentando questo dossier. Abbiamo fatto un enorme passo nella direzione dello stadio presentando questo dossier. Il processo è andato meglio del previsto. Lo stadio sarà uno dei più importanti in Italia per decenni, stiamo procedendo in conformità con le leggi, abbiamo lavorato duramente sia sul campo che fuori, abbiamo fatto della Champions un obiettivo costante, voglio congratularmi con staff, giocatori e tifosi. Vogliamo dare a loro le strutture che meritano, ci riusciremo. Se approvassero il progetto domani, troveremmo i fondi entro domani. Stiamo cercando le cifre finali, siamo a più di 1 miliardo. Sarà uno dei più redditizi d'Europa. Abbiamo partner economici ma non li vogliamo svelare oggi. Abbiamo ancora tempo. Il club sarà proprietario dello stadio attraverso una holding, era l'unico modo per farlo. Gli introiti collegati alla Roma. Gli introiti saranno forse superiori a qualsiasi altro club in Italia, forse tra i più alti in Europa. Gli introiti dello stadio saranno utilizzati dal club. Continueremo a portare grandi giocatori alla Roma. Dobbiamo completare tutte le infrastrutture prima di aprire lo stadio. 

Burocrazia? Non è sembrata così brutta la situazione. Non sono preoccupato, abbiamo l'approvazione del Comune. In 6 mesi avremo le autorizzazioni della Regione. Siamo molto contenti di come è andato avanti il progetto, anche a livello nazionale abbiamo avuto sostegno. Rispetteremo i tempi. Lavori entro la fine dell'anno, 22-24 mesi è quanto ci vuole per costruire lo stadio. I ritardi erano previsti. Il dossier è composto da 800 pagine. Tutti stanno lavorando in modo fantastico, se siamo in paio di mesi in ritardo non è un problema. Non ho alcun problema con i tifosi, mi piace dialogare. Tutti hanno diritto a dialogare e commentare. Tanti mi hanno parlato del cambio del logo, ho scoperto che a molti non piaceva, molti avevano il tatuaggio con il vecchio logo. Ma sono pochi i tifosi che possono creare problemi alla tifoseria in generale. Il nostro obiettivo è essere un top club mondiale. Abbiamo una grande tifoseria, vogliamo che sia sempre sicuro andare allo stadio. Attività di violenza o razzismo non sono dialogo. Sono disposto ad ascoltare tutti, sono consapevole che c'è stato un cambiamento positivo degli ultimi anni."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni