E' festa Roma all'Olimpico. L'Opening Day della stagione 2015/2016 si apre con un roboante successo sul Siviglia di Unai Emery, reduce dalla sconfitta rimediata al supplementare a Tbilisi contro il Barcellona nella Supercoppa Europea. L'allenatore spagnolo cercato da Napoli, Milan ed anche da Sabatini e dai giallorossi mette in campo la sua squadra con numerose riserve, ma ciò nulla toglie all'impressionante primo tempo che gioca la Roma di Rudi Garcia, che segna, diverte e si gode il suo nuovo centravanti. Edin Dzeko, in coppia con Salah e Iago Falque, realizza una doppietta e diventa già l'idolo della folla, che lo acclama e lo accoglie come il nuovo Messia.

La Roma dilaga, forte di una maggiore brillantezza rispetto alle riserve andaluse, prima di scioglersi e mostrare, ai tifosi ebbri di gioia fino a quel momento ed al proprio allenatore, tutta la propria inconsistenza difensiva nell'ultima mezz'ora di gioco. Sia chiaro, il parziale sivigliano è arrivato quando in campo c'erano rincalzi e, soprattutto in difesa, giocatori che non dovrebbero far parte in pianta stabile del progetto, anche se la preoccupazione che ne deriva dallo 0-4 non è di certo un segnale positivo.

Come un campanello d'allarme che suona nel momento del bisogno, la Roma si accorge, forse in tempo (anche se la dirigenza e staff tecnico ne erano ben consce anche prima del 6-0), che la necessità di rinforzare il reparto arretrato è più impellente che mai. Meglio che sia arrivata ad una settimana dall'esordio di Verona, a mettere un ulteriore tarlo nella testa di Sabatini, che dovrà fare in fretta per dare a Garcia il centrale (forse due) del quale necessita.

Il mister transalpino, in conferenza stampa, si è detto ovviamente contento per quanto visto nella prima ora, anche se sottolinea il calo di concentrazione nell'ultima mezz'ora: "Difesa alta nel primo tempo? Ho giocato come a Valencia, con un pressing abbastanza alto finché vincevamo, poi era previsto di essere più bloccati a metà campo per sfruttare gli spazi. Sul piano offensivo è una serata interessantissima, ma volevo anche vincere il secondo tempo, invece abbiamo perso. Devo proteggere alcuni giocatori in un reparto in cui siamo poveri, serve fare degli esperimenti. Possiamo avere un problema ogni giorno con uno dei due centrali".

Infine ha analizzato l'andamento del mercato giallorosso, sempre per quanto riguarda la difesa, prima di analizzare l'esordio di Dzeko e l'assetto tattico che può assumere la sua squadra: "Se concordo con la cessione di Yanga-Mbiwa? Restano Manolas e Castan, siamo in un momento di mercato, sappiamo che può succedere di tutto. La società gestisce questa cosa e io faccio del mio meglio. Dzeko? Sappiamo che è un giocatore che può segnare, l’ha fatto, è un esordio importante per lui come lo è stato per Salah. Edin è stato bravo a sfruttare il gioco offensivo di qualità della squadra, mi è piaciuto da morire il terzo gol, un gol collettivo. Se la Roma può cambiare tatticamente e passare al 4-2-3-1? Useremo non solo il 4-3-3 ma anche il 4-3-1-2 o il 4-2-3-1, l’importante è avere scelte e un equilibrio di squadra, aggiungere punte non vuol dire segnare, ci vuole un gioco che porti a occasioni. Se siamo solidi, non serviranno sempre 5-6 gol".

Il mattatore di giornata, nel primo tempo, è stato Edin Dzeko, autore di una doppietta. Queste le prime impressioni del bosniaco sull'accoglienza del pubblico e sulla sua prima giallorossa: "Era la mia prima partita, proprio nel giorno della presentazione della squadra e quindi con tanti tifosi sugli spalti. Io credo che questi ultimi hanno potuto vedere una bella partita con tante reti. Anche se noi abbiamo subito dei gol forse evitabili nella seconda parte di gara, credo che i nostri sostenitori possano essere soddisfatti perché abbiamo vinto la gara. Cosa mi colpisce? Per prima cosa devo dire che sono stato sorpreso di vedere così tanti tifosi qui all'Olimpico. Credo erano circa 40mila, che per una amichevole estiva è un numero importante. Sono infatti contento che abbiamo fatto una bella partita stasera davanti a loro, segnando anche sei gol. Ora dobbiamo pensare a lavorare e migliorare anche perché la prossima settimana comincia la Serie A e noi vogliamo essere pronti. Se sono pronto? Lo devo essere, anche se questa è la prima gara che gioco dall'inizio in questo pre-campionato visto che con il City questa estate ero sceso in campo solo 3 volte per 15-20 minuti, quindi non molto. Ma ora da quando sono arrivato qui ho iniziato subito a lavorare sodo con i compagni di squadra. Oggi, alla prima con la Roma le mie sensazioni sono infatti state buone e quindi spero che la settimana prossima, con più allenamenti nelle gambe, la condizione sia migliore".