"Puntiamo a battere il record di dieci vittorie nelle prime dieci giornate". Non sembra essere servita la lezione della scorsa stagione a Rudi Garcia, allenatore della Roma, che in vista della prima sfida di campionato della squadra giallorossa in quel di Verona contro l'Hellas carica ambiente e squadra alzando notevolmente l'altezza dell'asticella. 

L'allenatore francese ai microfoni del Corriere dello Sport ha analizzato l'inizio della stagione che attende la sua squadra: "La Juve alla seconda giornata? Non possiamo farci niente. Sarà una stagione più lunga e competitiva rispetto all’anno scorso: le due milanesi si sono rinforzate, quando sono arrivato in Italia ero sorpreso nel vederle così lontane nella corsa scudetto". 

Sulle avversarie della squadra Capitolina, Garcia sembra avere le idee chaire: "Si parla poco del Napoli, ma è una squadra che ha confermato il suo attacco e si è rinforzata ulteriormente con Allan, Valdifiori e Chiriches. E poi c’è la Fiorentina, la regina di questo precampionato. In estate sono arrivato grandi giocatori nel campionato italiano. Ibra? Per quanto ne so io rimane al Psg, anche se è un club pericoloso. Cosa succede se uno straniero ricco se ne va? Meglio la strategia del Lione che prevede una crescita graduale; un po’ come la Roma, ma noi abbiamo obiettivi più ambiziosi".

Le parole dell'ex allenatore transalpino vanno infine ai tifosi che chiedono di aprire maggiormente gli allenamenti al pubblico e ad una battuta su Totti, Pjanic e l'immancabile derby: "Mi piacerebbe aprire le porte degli allenamenti, ma non è possibile per una questione di sicurezza. Totti è una forza della natura, un professionista esemplare. Pjanic? E’ un centrocampista offensivo più bravo negli assist che nei gol. Con la Lazio c’è una rivalità che non esiste in Francia non essendoci due squadre della stessa città; sarebbe bello scambiarci giocatori e avere rapporti più semplici".

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