La Roma è più forte di quella della scorsa stagione. Parole e musica di Seydou Keita che a Sky Sport fa un primo bilancio della stagione giallorossa a pochi giorni dall'inizio del campionato. E della nuova caccia alla Juventus.

Si inizia proprio da qui: "La Juventus è favorita per lo Scudetto, d’altronde è reduce da quattro successi consecutivi. E’ vero anche che noi, il Napoli, l’Inter e il Milan potremo lottare con loro. Noi dovremo fare come l’anno scorso, ed avere continuità anche dopo gennaio. Nella passata stagione - ha proseguito l'ex Barcellona - abbiamo avuto diversi problemi dopo la sosta invernale, ad esempio la Coppa d’Africa. Non sono scuse, ma ci hanno creato delle difficoltà. L’esordio a Verona? Come l’anno scorso, giocheremo per vincere sempre. Spero che questo sia il nostro anno, con la conquista dello Scudetto o di un altro trofeo. Dovremo lavorare forte, dare tutto in campo e fare il massimo per riuscire a vincere." Inevitabile parlare dei nuovi, sia arrivati alla Roma che in generale in Serie A: "Dzeko? L’anno passato il nostro attacco è stato secondo solo alla Juve. Quest’anno con lui e Salah la qualità della squadra sarà maggiore, cosi come le chances di vincere. Edin è un buon calciatore, può fare molti gol e dare tanto alla Roma. Tutti i nuovi hanno comunque qualità per aiutare la squadra, grazie a loro potremo fare di più rispetto all’anno scorso. anti campioni arrivati in Italia? Significa che il campionato italiano ha una buona immagine, è competitivo come la Liga o la Premier League. Se i campioni vengono qui, vuol dire che la Serie A è di alto livello."

Keita che sarà a disposizione per Garcia a centrocampo nell'esordio di Verona. Chi non ci sarà ancora, invece, è Kevin Strootman. Calvario infinito per lui su cui si è soffermato anche Blind, Ct dell'Olanda: "Il ragazzo sta vivendo un dramma personale. Non è un dramma per noi non averlo, ma è una cosa grave per lui, perché è fermo da 17 mesi mentre è nel pieno della carriera. Centrocampisti forti come lui in Europa ce ne sono pochi. Fa male vederlo così, io ci parlo spesso, l’ho sentito anche pochi giorni fa, d’altronde non ha un’influenza, ma un infortunio che lo tiene fermo da un anno e mezzo." Tutti lo aspettano. Dall'Olanda alla Roma l'attesa per rivedere in campo al più presto Strootman è sentimento comune e diffuso.